Talmud
Parash? Matot e Masei – commento video di Eitan Della Rocca
Bein Hametzarim – commento video di Eitan Della Rocca

Pensieri per Pesach 5779
Ci avviciniamo B”H a Pesach.
Oggi vorrei proporvi una questione di alach?, dal libro “Vearev Na” di rav Zilbertstein.
Questa straordinaria domanda di alach? ci fa capire come anche nei momenti pi? bui, gli ebrei hanno sempre voluto rispettare la alach? e la shemirat mizwot.
Il caso ? il seguente :
2 ebrei nei campi di concentramento, riescono a corrompere un ufficiale nazista per aver un kezait di mazz? (misura di 27 grammi) ciascuno per adempiere alla mizw? (mideoraita) la sera del seder…l?ufficiale riesce a procurare loro solamente un kezait di mazz?. I 2 ebrei si chiedono cosa sia pi? giusto fare, se dare da mangiare il kezait intero ad una sola persona (facendolo quindi adempiere completamente alla mizw? e facendolo uscire d?obbligo) oppure dividere quel kezait in 2, in modo che comunque entrambe possano avere un ?ricordo? della mizw?.
I 2 ebrei indecisi, provano a fare chiarezza riportando lo Shulhan Aruch per cui in un analogo caso, 2 ebrei nel deserto hanno solo un kezait di mazz?. E in quel caso se uno dei 2 con la violenza lo ruba al compagno e lo mangia, non esce d?obbligo(il motivo per cui non esce d?obbligo, pur avendo mangiato il kezait intero, ? perch? ha precluso la possibilit? all?altro di fare la mizw?).
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Gli studenti del nostro Talmud Torah premiati con certificati di eccellenza
La comunit? del Cile si congratula sentitamente con gli studenti del nostro Talmud Torah per i loro successi accademici. Ruth, Sara e Moises Aharon sono stati premiati per la loro bravura a scuola e hanno ricevuto dei certificati speciali a loro intestati.
Il Talmud Torah ? tenuto da Rav e dalla Rabbanit Latapiat, ed ? stato aperto solo un anno fa. Da allora molti bambini del luogo seguono gli interessanti corsi. I ragazzi hanno cos? l’opportunit? di unire una educazione ebraica con quella classica delle scuole nazionali. Siamo felici di questi risultati!

Un nuovo doposcuola ebraico – “Talmud Tor? ” per i bambini del Cile
Shavei Israel ? orgogliosa di annunciare che ancora una comunit? ebraica in America Latina potr? offrire ai propri bambini una educazione ebraica e stimolare il loro interesse per la nostra tradizione, storia e valori. Un nuovo Talmud Tor? tenuto dalla rabanit Esther Miriam Latapiat, il cui marito Rav Avraham Latapiat ? nostro emissario in Cile, ha aperto le porte per i bambini della zona offrendo loro una vasta gamma di attivit? divertenti.
L’ultima festa che abbiamo celebrato ? stata Chanukk?, i bambini hanno quindi potuto partecipare ad uno spettacolo di marionette legato al tema, seguire lezioni sul miracolo di Chanukk? e partecipare a laboratori dove hanno imparato a costruire i dreidel di materiale riciclato.

Chanukk? – il commento di Rav Pinhas Punturello
Se apriamo le pagine del Talmud nei trattati di Shabbat e Sukkot (rispettivamente 23a e 46a) troviamo che rav Irmiah inserisce un nuovo concetto rispetto all?osservanza del precetto delle candele di Channuka: la benedizione per chi vede le candele accese.
Anche Rambam conferma questa halach? e scrive: ??e colui che vede le candele e non ha ancora benedetto, recita due benedizioni la prima sera, quella che Dio ha compiuto miracoli per i nostri padri e la benedizione per averci mantenuto in vita portato fino a questo momento, le altre sere colui che accende recita due benedizioni e colui che vede le candele accese solo una?? ( Hilchot Meghill? veChannuka 3, 4.)
Rav Ovadya Yosef nel suo Yalkut Yosef mette in ordine questa halach? e ci spiega che colui che vede le candele accese pu? dire la berach? sui miracoli solo se esistono queste tre condizioni: che egli non abbia ancora acceso le sue candele, che sa che non le accender? quella stessa sera e che sa che in casa sua nessuno accender? per lui, n? suo padre o sua madre se vive con i propri genitori, n? sua moglie o marito se ? sposato.

Parash? Mishpatim – Il sentimento trascendentale che d? la Legge alla nostra vita
?E queste sono le leggi che porrai dinanzi a loro. Se acquisterai uno schiavo ebreo, lavorer? per sei anni ed al settimo lo lascerai libero?? Esodo, 21 1-2.
L?essenza legislativa della Tor? si ritrova in questa parash?: non perch? contenga il maggior numero di comandamenti (ne abbiamo qui 53, poi ve ne saranno 63 nella parash? di Emor e 74 in Ki Teze) bens? perch? il suo stesso nome, Mishpatim, definisce la sua caratteristica fondamentale. Mishpatim significa leggi. Dato che la maggior parte della gente considera l?ebraismo come un insieme sistematico di leggi, ? ragionevole affermare che la sezione della Tor? dedicata ai ?mishpatim? ce ne fornisca la definizione ed i significati basilari.
Dopo la teofania del Sinai che abbiamo letto nella parash? precedente, la Tor? ci insegna adesso che il Dio della Rivelazione ? allo stesso tempo il Dio che comanda, che ordina e che l?unicit? dell?Ebraismo poggia su questa legislazione totalizzante – olistica si direbbe oggi – che abbraccia tutti gli aspetti della vita, sia per quanto riguarda la persona che la comunit?.
Parash? Noach – Il reale soggetto dell?elevazione
In questa parash? gli abitanti della terra provano ad avvicinarsi a Dio costruendo una grande torre materiale. Ignorando l?impossibilit? di poter superare la distanza fisica tra la creatura ed il Creatore, fanno ricorso all?altezza materiale per potersi avvicinare a Dio: ?Costruiamo una citt? e una torre la cui sommit? giunga al cielo e saremo famosi perch? non saremo dispersi sopra la faccia della terra.? L?ingenuit? della proposta diventa palese nell?ironica reazione del Creatore: ?Scendiamo e confondiamo le lingue perch? non possano pi? intendersi in questo modo.? Dio sembra sorridere di fronte alla pretesa umana di arrivare in cielo attraverso una scala materiale.
Questo episodio si ? ripetuto in maniera costante nel corso della storia. Una infinit? di uomini, con modalit? le pi? diverse, ha cercato una gloria trascendente dal materiale, attraverso il potere terreno. Abbiamo cercato senza alcun limite la soddisfazione personale esercitando il potere su altri uomini, ricorrendo a immagini e a discorsi di apoteosi, trionfalistici ed escatologici. E tristemente, ci? accade anche ai nostri giorni.
L?obbiettivo che si pongono i costruttori della Torre di Babele sembrava essere totalmente positivo: essi volevano essere uniti, non disperdersi, avvicinarsi al Creatore, raggiungere allo stesso tempo una elevazione spirituale, collettiva ed individuale. Nonostante l?obbiettivo avesse un carattere solo apparentemente positivo, esso fu attuato sulla terra per decisione dello stesso Creatore. Secondo quanto espresso da molti esegeti biblici, il paradosso consiste nel fatto che una torre, un edificio materiale, tende ad essere motivo di separazione e di situazioni conflittuali tra le persone, anzich? essere motivo di unificazione attorno ad un progetto spirituale.
Tikkun Olam
Nel Talmud questa espressione indica semplicemente l?intento di evitare situazioni confuse e problematiche: per esempio in?Ghittin?32a si dice che se un ghet (documento di divorzio) arriva in mano alla donna non ? pi? possibile annullarlo; ?Anticamente [il marito] avrebbe potuto fare un bet din [tribunale rabbinico] in un altro luogo e annullarlo,?ma stabil? Rabban Gamliel il vecchio che questo non fosse valido in nome del tikkun olam?; in questo caso ?riparare il mondo? significa evitare ambiguit? sullo status di una donna, pericolosissime nel caso si unisse ad altri uomini senza essere davvero divorziata.
L?espressione assume poi un significato ben pi? ampio nella mistica. Fuori da quest?ambito, per?, di Tikkun Olam non si parla molto spesso; ? vero che l?espressione si ritrova nella liturgia quotidiana nell?Alenu, testo che si recita pi? volte al giorno, ma niente in confronto all?insistenza con cui si menzionano altri temi, per esempio l?uscita dall?Egitto. Per molti secoli di fatto nel mondo ebraico non si parlava di Tikkun Olam. Il tema ? emerso solo pochi decenni fa, e inizialmente in ambito non ortodosso, probabilmente (come spesso spiegato da Rav Birnbaum) per compensare il peso minore attribuito alla pratica delle mitzvot. Negli ultimi anni, per?, sta acquistando crescente importanza anche nel mondo ortodosso.