Gli ebrei del Kurdistan vogliono un maggiore riconoscimento

I discendenti degli ebrei nella regione del Kurdistan iracheno chiedono maggiore riconoscimento. Dopo decenni, durante i quali hanno dovuto nascondere le proprie radici ebraiche, vogliono avere la libert? di potere scegliere la propria identit?, come riporta da Irbil Judit Neurink del Deutsche Welle.

“Israele ci dovrebbe accettare” dice Sherko Sami Rachamim, un curdo dalle radici ebraiche, che vive e lavora nel Kurdistan iracheno. Per anni ha cercato di stabilirsi con la sua famiglia in Israele, “ma gli israeliani ci hanno chiuso le loro porte”.

Dice che molti ebrei convertiti all’islam, si sentono come lui. Rachamim ? uno delle migliaia degli ebrei del Kurdistan iracheno, i cui nonni si sono convertiti prima e durante le persecuzioni nell’area, a seguito della fondazione dello Stato di Israele. Negli anni 1950, due terzi dei circa 150mila ebrei che vivevano in Iraq sono fuggiti in Israele e altri paesi. Altri si sono convertiti, o sono fuggiti negli anni ’70, quando il dittatore Sadam Husein ha ripreso le persecuzioni.

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Pareri soggettivi per un valore oggettivo – Shelach Lecha

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Rav Eliahu Birnbaum

In questa parash? vengono definiti i successivi quaranta anni del popolo di Israele nel deserto. Durante gli eventi nel deserto viene alla luce molto chiaramente il criterio che definisce chi sar? capace di arrivare a vivere in libert? e chi non lo sar?. Di conseguenza ? proprio in questa parash? che si determina il futuro di tutta una generazione: chi morir? nel deserto e chi invece giunger? a vivere nella terra di Israele.

Mosh? mettendo in pratica le istruzioni di Dio, invia una delegazione di dodici uomini a scoprire le caratteristiche della Terra di Israele prima che vi giunga tutto il popolo. Si tratta dei capi delle dodici trib? che non partono per proprio volont?, ma che sono inviati. Non si tratta di spie come quelle che verranno inviate in seguito da Yeoshua (Giosu?). Questa ? una delegazione diplomatica che non si nasconde e che dovr? riportare pi? tardi informazioni di carattere militare.

Gli inviati devono giungere alla terra e osservarne le caratteristiche, devono vedere le sue citt?, gli uomini che le abitano, di quali armi dispongono, per poter poi informare Mosh? e tutto il popolo di quello che hanno visto. I delegati portano a termine la loro missione: al loro ritorno consegnano le loro informazioni, chiare ed obbiettive, senza alcuna distorsione. L?informazione ? positiva. Read more

Parash? Scemoth ? Cosa ci insegna a Mos? il roveto ardente?

Rav Boaz Pashfile_0_original

La nostra Parash? settimanale ci parla di come HaShem sia apparso a Mos? sotto l?aspetto di roveto ardente.

?Un inviato del Signore gli apparve attraverso una fiamma di fuoco di mezzo ad un rovereto e osservando si avvide che il rovereto ardeva per il fuoco ma non si consumava? (Scemoth 3:2)
HaShem nomina Mos?, finora un semplice pastore di greggi, a capo del Popolo di Israele. Mos? discute con l?Altissimo, non vuole accettare una simile missione, poich? ai suoi occhi non crede di essere degno di una tale posizione.

<E Mos? disse al Signore: ?Ma chi sono io che abbia l?ardire di andare dal Faraone e che possa far uscire i figli d?Israele dall?Egitto??> (Scemoth 3:11)

E successivamente:
<Mos? rispose: ?Forse non avranno fede in me e non ascolteranno la mia voce?? >(4:1) Read more