Quando si confonde la sicurezza con l?inerzia – Parashat Ki Tiss

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Rav Eliahu Birnbaum

Prima di salire sul Monte Sinai, Mosh? avverte il popolo di Israele che vi rester? per quaranta giorni e quaranta notti, ovvero per il tempo in cui il Creatore gli doner? la Tor? che egli dovr? insegnare al Suo popolo.

?E Mosh? tard??? dice la Tor? ed il Talmud interpreta che il ritardo fu di non pi? di sei ore: secondo il calcolo del popolo Mosh? avrebbe dovuto discendere all?alba, invece non apparve fino alla met? del giorno. Furono sufficiente sei ore fugaci per fare in modo che si consumasse una delle pi? grandi tragedie spirituali della storia del popolo di Israele. Avendo necessit? di sicurezza, un popolo che conservava la propria indole di schiavo, dovette crearsi una divinit? priva di volont? propria, che agisse su comando di coloro che l?avevano creata, fingendo di governare ed indirizzare. Read more

?Indi sedettero a prender cibo? – Commento alla Parash? Vaieshev

Rav Avi Baumol?

I fratelli di Giuseppe, figli di Giacobbe, hanno commesso uno dei delitti peggiori, quasi un peccato mortale, e poi tra le urla e le sofferenze del fratello, si sono seduti a mangiare.

La Torah non ci parla di quando le persone si mettessero a mangiare. Tutti noi pensiamo che mangiare sia qualcosa di ovvio, pensiamo che una volta si mangiava come ora. Dunque, esclusa qualche occasione speciale, nella quale si ricorda di Abramo che spezza il pane in occasione della nascita del figlio; o di Giacobbe e Labano che finalizzano la pace tra loro? – non dovremmo avere racconti su una questione terrena come il mangiare. Ma qui l?occasione ? particolare, i fratelli cambiano il corso della storia ebraica, consumano il pasto, spezzano il pane spezzando al contempo il cuore del padre. Read more