Michael Freund, fondatore e presidente di Shavei Israel,
moderer? un incontro durante l’AIPAC Policy Conference, dedicato alla ricongiungimento
dei discendenti degli ebrei nelle comunit? di Spagna e America Latina con il
loro patrimonio ebraico.
Recenti studi del DNA hanno dimostrato come tra gli Ispanici
e i Latini uno su quattro abbia antenati ebrei. Decine di milioni di individui
in tutto il mondo sono diretti discendenti degli ebrei forzatamente convertiti
al cristianesimo. Solo negli Stati Uniti, vi sono potenzialmente milioni di
discendenti tra le comunit? latine e ispaniche. Lo Stato di Israele ha iniziato
a pensare come considerare e far identificare con le loro radici queste
persone, coinvolgendole anche nelle Stato Ebraico.
L’incontro porter? il titolo “Ricongiungere gli
Ispanici e Latini con il mondo ebraico: le persone con antenati ebrei possono
identificarsi e impegnarsi?”, tra i relatori Dr. Ofir Haivry, Ms. Genie
Milgrom, Mr. Ashely Perry e Mr. Michael Freund.
Il presidente di Shavei Israel – Michael Freund – ? stato appena confermato come uno dei relatori della conferenza di Limmud a dicembre, che si terr? a Birmingham in Gran Bretagna.
Limmud, evento nato proprio in Gran Bretagna, si svolge oramai in 40 comunit? di tutto il globo da Melbourne a Mosca. Tuttavia ? in Gran Bretagna che si trova la rete pi? estesa di Limmud, con i suoi eclettici ritiri di studio ebraico.
L’evento di dicembre, si svolger? in alcuni alberghi attorno al pittoresco Lago Pendigo, alle porte di Birmingham, e si prevedono circa 3mila persone per le classi che spazieranno dalle questioni contemporanee del mondo ebraico agli studi tradizionali di Torah, con tanta musica e rinfreschi di contorno.
Il presidente di?Shavei Israel?Michael Freund ha vinto il secondo annuale “Premio Aliyah”, come riconoscimento per le migliaia di ebrei che Shavei Israel ha portato in Israele dall’India, dalla Cina, dalla Penisola Iberica, dal Sud America, dalla Polonia e da altri angoli del mondo.
La cerimonia si ? svolta la scorsa settimana presso il Kibbutz Ramat Rachel a Gerusalemme, alla presenza di circa 2mila pellegrini da circa 150 paesi. Il premio ? stato presentato dal pastore Tom Hess della All Nations Prayer Convocation e dal presidente dell’Agenzia Ebraica – Natan Sharansky.
Che modo meraviglioso per iniziare l’Anno Nuovo. E un ottimo modo per ricordare del difficile lavoro che Shavei Israel svolge nel costruire un futuro ebraico in Terra Santa. A tutti gli ebrei che aspettano il loro turno per fare aliyah, vogliamo augurare “Prossimo anno a Gerusalemme!”.
Anche il Jerusalem Post ha dedicato all’evento spazio nella versione a stampa:
Una settimana fa, in una grande e elegante sala nel cuore di Cracovia in Polonia, mi sono ritrovato a fare qualcosa che non avrei mai previsto, incontrare il Papa.
Una dozzina circa di Ebrei, con a capo l’inimitabile rabbino capo, Michael Schudrich, ha avuto l’opportunit? di parlare con il capo della Chiesa Cattolica, che solo due giorni prima aveva fatto visita, seguito dai media, al campo di concentramento di Auschwitz.
Dopo avere atteso fuori dalla residenza dell’arcivescovo, siamo stati accompagnati attraverso una grande corte nel palazzo dagli sfarzosi interni. Diversi ritratti di notabili della Chiesa adornavano le pareti, e sembravano avere le facce attonite nel vedere il gruppetto di uomini con kipp? in testa che attraversavano il palazzo.
Mentre il pontefice era nella stanza accanto, e salutava dalla finestra la folla di polacchi adorante, i membri del nostro entourage si preparavano, mettendosi in fila come quando si saluta i festeggiati ad un matrimonio o bar mitzva.
Elad Israel e Yoel Kolshing sono tifosi di calcio da sempre – che nel loro caso significa da circa nove anni. I Bnei Menashe sono proprio cos?, danno calci al pallone da quando riescono gi? a dire Shem? Israel.
Ma nemmeno nei loro sogni pi? grandi avrebbero mai immaginato di entrare in campo accompagnando una delle pi? grandi squadre italiane – il Maccabi Tel Aviv – vestiti con la tipica uniforme della squadra, blu e gialla.
Il grande momento di Elad e Yoel ha inaugurato una nuova eccitante collaborazione tra Shavei Israel e la Fondazione Maccabi Tel Aviv Football Club. Altre attivit? in programma: un campeggio con calcio per i giovani Bnei Menashe, sponsorizzazione del torneo di calcio di Sukkot dei Bnei Menashe, e forse anche una visita ai Bnei Menashe che ancora vivono in India da parte del Maccabi Tel Aviv.
Il presidente di Shavei Israel, Michael Freund, ? stato descritto nel giornale di lingua svedese in Finlandia -?Kyrkpressen?- la scorsa settimana, dove ha parlato delle attivit? di Shavei Israel in generale e dei Bnei Menashe in particolare.
Sapete leggere o capite lo svedese? Allora date un’occhiata alle due pagine apparse nel giornale dedicato alla cultura.
Negli ultimi mesi, vi abbiamo raccontato le storie di cinque donne ebree cinesi che, con l’aiuto di Shavei Israel, hanno ricevuto il permesso di fare aliyah. Luned? 29 febbraio, Gao Yichen, Yue Ting, Li Jing, Li Yuan e Li Chengjin finalmente sono arrivate all’aeroporto di Ben-Gurion.
Giornalisti, sia di testate locali che internazionali, sono arrivati per raccontare la loro storia, quella della comunit? antica di Kaifeng che piano piano si fa strada verso Israele. I reporter israeliani sono rimasti molto stupiti, visto che le ragazze alla domanda su come si sentissero a casa, hanno risposto in ottimo ebraico!
Questo perch? due delle cinque ragazze non solo tornano a casa, ma ritornano – Li Yuan e Yue Ting hanno vissuto da adolescenti nella scuola religiosa di Yemin Orde vicino a Haifa, dal 2006 al 2010, grazie a un programma sponsorizzato da Shavei Israel. Ma anche le altre tre ragazze parlano speditamente l’ebraico, visto che hanno studiato con i nostri emissari a Kaifeng.
Le cinque donne raggiungono i sette uomini che con l’aiuto di Shavei Israel avevano fatto aliyah nel 2009. Grazie a noi, gi? 19 persone della comunit? di Kaifeng vivono in Israele.
E’ stato un lungo percorso per arrivare fino a qui. “Abbiamo lottato per quasi 4 anni per ottenere i permessi e far venire queste ragazze qui”, racconta il presidente di Shavei Israel Michael Freund, al reporter di?Israel National News?Yoni Kempinski al Ben-Gurion Airport. “Ho passato molto tempo a importunare, inseguire e convincere burocrati, membri della Knesset e ministri. Ma grazie a Dio, finalmente i permessi sono arrivati e loro sono a casa”.
Come sar? il futuro del popolo ebraico tra 50 anni? La rivista ?Commentary? lo ha chiesto a 70 leader ebrei. Il presidente di Shavei Israel era tra questi.
L?articolo di Freund ? apparso nel numero di Ottobre 2015. Freund vi scrive: ?Il popolo ebraico ? nella fase iniziale di una rivoluzione demografica, una cambiamento cos? profondo e storico nella natura che rimodeller? i contorni, il carattere, e anche il colore dell?ebraismo.?
Il cuore di questa rivoluzione sono le centinaia di migliaia di persone con radici ebraiche ? Bnei Anousim, Bnei Menashe, Gli Ebrei nascosti della Polonia, gli Ispanici, gli Ebrei di Kaifeng ? che in numero sempre crescente stanno cercando di ritornare all?ebraismo.
Non ? solo una domanda accademica. ?Per potere contare nel villaggio globale, il numero ? sostanza?, scrive Freund. ?Demograficamente e spiritualmente, il popolo ebraico dovr? essere in forze per far fronte a questo?.
Ti sei mai chiesto se hai radici ebraiche? C?? una tradizione familiare che sembra inusuale e non sai da dove venga? Forse il tuo cognome ? simile a quello di altri antichi cognomi ebraici?
Shavei Israel ? qui per aiutarti. Abbiamo appena pubblicato la nostra prima guida pratica alla riscoperta delle radici ebraiche. Il nuovo libro, che conta 109 pagine, disponibile sia stampato che in formato digitale, ? intitolato semplicemente ?Hai radici ebraiche??
I nove capitoli rispondono alle pi? importanti domande che ci si pone all?inizio di un percorso di riscoperta delle proprie radici. Si parla di come condurre una ricerca genealogica (incluso come accedere agli archivi dell?Inquisizione spagnola, quando e se ? il caso), quali cognomi sono pi? probabilmente ebraici nelle diverse parti del mondo (se sei di Palma di Mallorca e il tuo cognome ? Segura, allora ci sono buone probabilit? che tu abbia radici ebraiche), pi? informazioni sugli usi ebraici ?nascosti? (come l?accensione delle candele, le tradizioni del lutto, la preparazione della challah), l?organizzazione geografica e storica.
Il testo ? pieno di storie personali per ispirare e dare esempi reali ? se loro ci sono riusciti, allora puoi farlo anche tu. Ci sono domande per guidare i lettori attraverso il loro processo e ogni capitolo si apre con un pasuk ? una citazione appropriata dalla Torah. Read more →
Il Presidente di Shavei Israel e il Ministro dell?Interno Silvan Shalom all?Aeroporto di Ben-Gurion la scorsa settimana.
Un altro gruppo di ?Ebrei Perduti?, i Bnei Menashe, ? arrivato in Israele alla fine di giugno, segnando la terza volta in un mese in cui Israele ha organizzato un volo per i membri del gruppo, partiti dallo stato del nord est dell?India ? il Manipur, che confina con la Birmania e il Bangladesh.
Circa 100 membri del gruppo sono arrivati all?aeroporto di Ben Gurion gioved?, unendosi ai 78 gi? arrivati la settimana precedente ? un gruppo che includeva il 3millesimo Bnei Menashe arrivato in Israele ? cos? come un altro contingente arrivato all?inizio di giugno, di 50 persone.
Il gruppo di gioved? ? stato accolto personalmente dal Ministro dell?Interno Silvan Shalom, che li ha salutati lodando la loro decisione di venire in Israele.
?Sono cos? felice di accogliervi come nuovi immigrati?, ha detto Shalom. ?Tutti gli ebrei appartengono a questo luogo, e far? del mio meglio per far venire tutti gli ebrei dalla Diaspora in Israele?.
I Bnei Menashe sostengono di essere discendenti della Trib? di Menasse, una delle Dieci Trib? Perdute di Israele, che vennero esiliate dall?impero Assiro dopo la morte di Re Salomone pi? di 2700 anni fa.
Gli immigrati sono stati portati in Israele da Shavei Israel, che ha ricevuto il permesso dal governo israeliano lo scorso ottobre, al fine di portare 900 Bnei Menashe nello Stato Ebraico fino alla fine del 2015.
Attualmente, si dice vi siano circa 7000 membri del gruppo in India, molti di questi sono interessati al trasferimento in Israele.
?Il ritorno della Trib? Perduta dei Bnei Menashe a Zion dopo 2700 anni dall?esilio ? un miracolo dei nostri giorni moderni?, ha detto il presidente di Shavei Israel Michael Freund.
?E? un testamento di determinazione e risoluzione del popolo di Israele, di tornare a casa di nuovo. In tempio come questi, in cui lo Stato Ebraico si trova sotto pressione crescente da parte della comunit? internazionale, ? confortante vedere che Dio continua a riunire il Suo gregge, portando a casa quelli che una volta vennero cacciati e perduti?.
Questo articolo ? apparso originariamente sul sito di Arutz7.