Parash? Vaiechi – Quale eredit? devono lasciare i padri ai figli?

Parash? Vaiechi – Quale eredit? devono lasciare i padri ai figli?

Questa parash? ci insegna la fusione tra passato e presente, in una unit? la cui forza rappresenta l?impegno di una vita proiettata verso l?eternit?.

Il termine ?Vaiechi? significa letteralmente ?e vivr?? ma viene utilizzato dalla Tor? per indicare gli anni che Yaakov aveva vissuto sopra la Terra. Ci? che Yaakov fece durante il suo ?passaggio? nella vita fisica ? ci? che lascer? ai suoi discendenti quando morir?, ? ci? attraverso cui egli vivr? quando non sar? pi? in questo mondo. Yaakov fu, durante tutta la sua vita, una persona solitaria e sofferente. Tutti gli ostacoli, i dilemmi ed i conflitti che egli incontr? li dovette affrontare in solitudine. Nel momento in cui si sta separando dai suoi figli, Yaakov non fa alcun riferimento al passato, ma predice personalmente ad ognuno di loro ci? che accadr?. In questo momento culminante, prova a trasmettere la sua esperienza alle generazioni successive, per evitare che la sua propria sofferenza possa ripetersi.

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Parash? Vaigash – Le quattro tappe della vita umana

Parash? Vaigash – Le quattro tappe della vita umana

Questa parash? contiene uno dei passaggi pi? significativi della Tor? da cui possiamo imparare quale debba essere il comportamento dell?ebreo in esilio.

Yosef era giunto in Egitto come schiavo e, dopo sofferenze ed ingiustizie, arriva a conquistare la posizione pi? potente in quella nazione: da schiavo umiliato diventa un principe, un uomo temuto e rispettato da tutti. E? la prima realizzazione che troviamo nella nostra tradizione, del sogno che ogni emigrante nasconde in s?, allorch? comincia ad integrarsi in una nuova societ?.

Fino alla fine della parash? precedente, Yosef era sempre stato descritto come un sognatore; ora diventa un amministratore efficiente, freddo e calcolatore. Solo ora, quando Yosef si rivede con i suoi fratelli, possiamo percepire la profondit? delle sue emozioni, che in qualche modo ci rimandano al Yosef che abbiamo gi? conosciuto. Read more

Parash? Vajeshev – Avvicinarsi al prossimo

Parash? Vajeshev – Avvicinarsi al prossimo

Nella parash? di Vajeshev (Genesi capitolo 37, versi 16 e 17) si racconta che Jacov Avinu (Giacobbe) dopo accesi conflitti? famigliari, prega suo figlio Josef (Giuseppe) di andare a ripacificarsi? con i suoi fratelli accecati dalla gelosia e dall’odio nei suoi confronti. Josef ascolta il consiglio del padre e va in cerca dei suoi fratelli. Durante il tragitto?incontra un uomo, secondo Rashi si tratta dell?angelo Gavriel (Gabriele) che gli chiede cosa stesse cercando. La risposta di Josef ? netta?e decisa: “Sto cercando i miei fratelli, dimmi per favore dove si trovano”.

La risposta dell?uomo (Gavriel) ? altrettanto diretta: “Son partiti da qui”.

I nostri hahamim (maestri) si interrogano sul significato di questi due versi e ne estrapolano significati profondi e importanti. La vera domanda di Josef non ? riferita ad una posizione geografica, Josef non cerca i suoi fratelli per i campi di Kenaan,? ma piuttosto,? Josef sta cercando un rapporto autentico,? esprimendo tutta la volont? di tenersi stretta la sua famiglia, di non rinunciare a una vera relazione anche se caratterizzata da? odio e amore. Consapevole del sentimento di odio e gelosia che i fratelli gli riservano Josef ?? fiducioso nella possibilit? di ricreare un legame pacifico. Read more

Parash? Vaishlach – Il cambio di un nome segna il cambio del destino

Parash? Vaishlach – Il cambio di un nome segna il cambio del destino

La vita del patriarca Yaakov ? segnata dalla costante dicotomia tra i sogni e la realt?. Quando usc? dalla terra di Canaan, sogn? la scala che definiva l?esperienza che avrebbe vissuto fino al suo ritorno, allorch? si confront? con l?angelo divino.

Fin dalla sua nascita egli dovette affrontare difficolt? e conflitti, sia interni che connessi col mondo che lo circondava: litiga con suo fratello prima del parto, compra la primogenitura, partecipa all?inganno della benedizione di suo padre, difendendo il suo diritto alla primogenitura acquistata si vede costretto a fuggire verso Haran. L? lavora per quattordici anni nell?azienda di Lavan che lo inganna dandogli come sposa Lea invece di Rachel. Quando finalmente abbandona suo suocero, pieno di tremore ed apprensione va incontro a suo fratello Esav; poi sua figlia Dina subisce violenza, i suoi figli odiano il suo favorito Yosef, il quale ?sparisce? ed alla fine discende in Egitto nel mezzo di una carestia e in quel luogo muore.

La vita di Yaakov ? un esempio degno di essere studiato per imparare come si debba reagire allorch? si corre il rischio di essere sopraffatti dalle difficolt? e dai contrattempi. In questo senso possiamo osservare tre modalit? di condotta paradigmatiche:

-La prima ? quella dell?ottimismo ingenuo e radicale alla Leibniz: ?Le difficolt? non esistono, solo l?immaginazione dell?uomo ? responsabile di aver creato il male e le sue conseguenze.? Read more

Parash? Vayetz? – La testa in cielo e i piedi ben piantati sulla terra

Parash? Vayetz? – La testa in cielo e i piedi ben piantati sulla terra

Yaakov fugge dalla casa dei suoi genitori per il timore della vendetta di suo fratello Esav e cammina fino al confine della terra di Canaan. Al calar della notte decide di pernottare e continuare il suo cammino al mattino successivo, appoggia la sua testa su una pietra e dorme e sogna?. Questo sogno di Yaakov ? uno dei capitoli di maggiori ampiezza e profondit? simbolica dell?intera Tor?.

L?ingegno e le capacit? intellettuali di molti rabbini hanno ?giocato? con la quantit? e la originalit? delle interpretazioni che si possono dare a questo momento onirico di illuminazione. Questo sogno, con le sue diverse esegesi, si configura come una delle colonne della Cabal?, l?interpretazione che studia e pratica i misteri della Tor?.

?Giacobbe part? da Beersheva e si diresse verso Charran. Capit? cos? in un luogo, dove pass? la notte, perch? il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coric? in quel luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa.? Read more

Parash? Toldot – La preghiera come dialogo

Parash? Toldot – La preghiera come dialogo

La parash? settimanale ci presenta fin da subito la difficile, ma tanto desiderata, gravidanza di Rivka, che porta in grembo due gemelli che si muovono incessantemente senza darle riposo. Rivka sapr? che i due gemelli saranno padri di due popoli o per meglio dire di due approcci diversi al mondo, tra la materia e lo spirito, in una lotta senza sosta e dove, a volte, i ruoli potranno essere anche drammaticamente confusi, tra il fratello tendente alla spiritualit? e quello tendente alla materialit?. ( Genesi 25, dal verso 22 in poi).

Come e dove avr? Rivka risposte alle sue domande? Il testo biblico ci racconta che una volta avvertiti questi terribili dolori Rivka ?and? a chiedere all?Eterno?, motivo di tanta pena. Rash? commenta il versetto dicendoci che si rec? a sentire quale sarebbe stata la conclusione della sua gravidanza. Il Midrash Bereshit Raba afferma invce che Rivka si rec? nel bet midrash di Shem ed Ever, che erano discendenti di No? e suoi discepoli, che le spiegarono l?esistenza dei due gemelli ed il loro destino simbolico. Read more

Parash? Chay? Sar? – Le giuste scelte matrimoniali

Parash? Chay? Sar? – Le giuste scelte matrimoniali

Tipico atteggiamento di un certo mondo ebraico ? la ricerca dell?ychus (l?albero genealogico o la condizione sociale) prima di procedere all?eventuale scelta di un partner per la vita. In alcuni mondi in Israele come fuori di esso, le valutazioni di un compagno o di una compagna passano attraverso le origini della famiglia – sefardita, italiana, ashkenazita, curda, marocchina, laica o religiosa – e subito dopo o contemporaneamente si valutano le questioni economiche, le scelte culturali, le parentele eventuali o potenziali. Ovviamente porsi questo tipo di domande o di riflessioni non ? per forza una espressione negativa o classista, ma rischia di diventare una ossessione elitaria quando si perdono di vista i valori ebraici che siamo chiamati a diffondere e costruire attraverso il matrimonio.

In questa parash?, ad esempio, la scelta matrimoniale indicata da Avraham ad Eliezer per cercare una sposa per Isacco non passa n? per l?ychus, n? per valutazioni economiche e sociali. Quando Eliezer sceglie Rivka, Rebecca, non lo fa seguendo i canoni della bellezza (Genesi 24,16) sebbene Rivka fosse bella. Certamente Eliezer non scelse i canoni delle relazioni familiari: Rivka era figlia di Betuel e sorella di Labano, parentele non proprie tra le pi? elevate spiritualmente e tra le pi? limpide, sebbene Rivka fosse comunque figlia della famiglia di origine di Abramo e non cananea, prerequisito essenziale per diventare moglie di Isacco. Se da un lato abbiamo la necessit? di una scelta ?nazionale? per il futuro matrimoniale del nostro popolo, dall?altro la scelta nazionale non deve porsi limiti oltre quelli stabiliti dalla halach?. Read more

Parash? Lech Lech? – Va verso ci? che sei

Parash? Lech Lech? – Va verso ci? che sei

La Tor? adotta un approccio deduttivo della Creazione. Mentre progrediamo nei suoi capitoli si specifica sempre di pi? l?oggetto della sua attenzione. Quando giungiamo alla parash? di Lech lech?, dove ci troviamo adesso, tutto sembra dire che ci? che precedeva era preparato per introdurci alla scena dell?apparire di Abramo. Il Talmud spiega che il padre di Abramo era un fabbricante di idoli, oggetti di culto materiale, e che contro questi idoli Abramo focalizza la sua ribellione. Abramo non accetta il culto ?orizzontale? e l?idolatria estremamente diffusa nella sua epoca e di fatto cerca di superarla, scegliendo per se stesso la ribellione e la spiritualit? e, a sua volta, ? scelto da Dio per ?trovare? il monoteismo.

Il Signore disse ad Abramo: ?Vai via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va? nel paese che io ti mostrer???.Prima di tutto: ?Vai via?, vai per te, cerca te stesso e la tua identit?. Per poter raggiungere ci? dovrai abbandonare ?la tua terra?, la terra dei tuoi beni materiali, ?il tuo parentado?; dovrai separarti da tutto ci? che hai ricevuto per via emozionale, dalla matrice che ti ? stata impressa sin dall?istante della fecondazione e dai tuoi legami affettivi; dalla ?casa di tuo padre?, dalla cultura, dalla civilt? e da tutta la struttura morale ed intellettuale in cui sei vissuto fino ad adesso.

Abramo fu il primo ol?, il primo immigrato in terra di Israele che ha certamente affrontato difficolt? ben superiori di quelle incontrate da un immigrato dei nostri giorni. Abramo parte da Ur Casdim, uno dei maggiori centri culturali ed economici della sua epoca, e si dirige verso se stesso, per ?incontrarsi?. Abramo, nato nel seno di una famiglia ?agiata?, non parte a seguito di una persecuzione politica e tantomeno a causa di una crisi economica. Nella sua situazione, separarsi dalle proprie radici ? una delle pi? grandi prove che una persona possa affrontare. Senza radici culturali, familiari, sociali, spirituali n? tantomeno geografiche, l?uomo non ha un universo di riferimento con il quale identificarsi: Abramo si forza a vivere al massimo livello della solitudine esistenziale. Read more

Parash? Beshallach – La Tor? del ritmo quotidiano

Parash? Beshallach – La Tor? del ritmo quotidiano

Questo Shabbat ? lo Shabbat nel quale si legge la parash? Beshallach, la parash? nella quale leggiamo i brani biblici del passaggio del Mar Rosso.

Ovvio ? che questo evento storico di portata straordinaria, che vede gli ebrei inseguiti dal Faraone ed apparentemente bloccati dal mare che poi si apre di fronte ai loro passi nella stessa acqua che diventer? ?all?asciutto?, abbia avuto un impatto fondamentale non solo a livello puramente rituale, ma anche a livello mistico, popolare e tradizionale.

Esiste per esempio un uso a nome del Maestro Rabbino Menachem Mendel di Rimanow zzl (1745-1815) di leggere il marted? prima della lettura completa di Shabbat del brano biblico di Beshellach ( Esodo 14) di leggere una invocazione detta appunto Parashat HaMan, dove compare il racconto del dono della manna nel deserto. L?uso popolare vede in questo una ?segull??, un momento propiziatorio per ricevere prosperit? e sicurezza economica, mentre il richiamo mistico a questa parash? ed al suo significato insiste sull?idea che questa invocazione sia fondamentalmente un atto di fede, una dichiarazione di totale dipendenza da Dio, il Solo che possa benedirci e donarci tutto ci? che abbiamo, cos? come ha sostenuto e sostentato i nostri padri durante i quaranta anni passati nel deserto. Read more