Un incredibile ritorno all’ebraismo per una Bnei Anusim

Un incredibile ritorno all’ebraismo per una Bnei Anusim

La scorsa settimana, al Centro Ma?ani di Gerusalemme, assieme al Ministero Israeliano della Cultura, abbiamo presentato e condiviso l’incredibile storia di Esther Astrug, con un pubblico ispanofono. Era questa l’ultima di una serie di conferenze dedicate alle varie comunit? di ebrei “perduti” o “nascosti” in tutto il mondo.

Esther si ? convertita anni fa all’ebraismo, dopo una infanzia americana in una normale famiglia protestante, aveva gi? una storia interessante da raccontare. Ma, ha scoperto solo recentemente di avere origini ebraiche, discendendo da “cripto-ebrei”, vale a dire Bnei Anusim!

“Tutto il mio viaggio verso l’ebraismo ? stato un piano divino”, ci ha detto Esther. In effetti, doveva andare cos?.

Per quelli che non sono potuti venire, saremo felici di condividere la registrazione della conferenza in ebraico.

Parash? Ki Tiss? – Quando si confonde la sicurezza con l’inerzia

Parash? Ki Tiss? – Quando si confonde la sicurezza con l’inerzia

Prima di salire sul Monte Sinai, Mosh? avverte il popolo di Israele che vi rester? per quaranta giorni e quaranta notti, ovvero per il tempo in cui il Creatore gli doner? la Tor? che egli dovr? insegnare al Suo popolo.

?E Mosh? tard??? dice la Tor? ed il Talmud interpreta che il ritardo fu di non pi? di sei ore: secondo il calcolo del popolo Mosh? avrebbe dovuto discendere all?alba, invece non apparve fino alla met? del giorno. Furono sufficiente sei ore fugaci per fare in modo che si consumasse una delle pi? grandi tragedie spirituali della storia del popolo di Israele. Avendo necessit? di sicurezza, un popolo che conservava la propria indole di schiavo, dovette crearsi una divinit? priva di volont? propria, che agisse su comando di coloro che l?avevano creata, fingendo di governare ed indirizzare.

Di fronte all?assenza di Moshe, di fronte alla lontananza dal suo carisma, l?angoscia non ammette scelte intermedie: il popolo si rivolge ad Aharon e gli chiede la costruzione di un vitello d?oro che diventi una divinit? da quel momento in poi. L?ansia pu? indurre a scelte radicali.

Di fronte ad un ritardo di sei ore, presi dalla disperazione, nessuno fu capace di pensare ad una soluzione transitoria che era invece cos? vicina: proprio Aharon, fratello di Moshe e sacerdote scelto dal Creatore, che aveva a sua volta un preparazione sufficiente per assumere completamente la guida del popolo fino al ritorno di Mosh?. Per? nessuno lo sollecit? in tal senso, anzi vollero che egli si assumesse la responsabilit? di costruire l?idolo che sostituisse non gi? Mosh?, ma Dio stesso.

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Parash? Lech Lech? – Va verso ci? che sei

Parash? Lech Lech? – Va verso ci? che sei

La Tor? adotta un approccio deduttivo della Creazione. Mentre progrediamo nei suoi capitoli si specifica sempre di pi? l?oggetto della sua attenzione. Quando giungiamo alla parash? di Lech lech?, dove ci troviamo adesso, tutto sembra dire che ci? che precedeva era preparato per introdurci alla scena dell?apparire di Abramo. Il Talmud spiega che il padre di Abramo era un fabbricante di idoli, oggetti di culto materiale, e che contro questi idoli Abramo focalizza la sua ribellione. Abramo non accetta il culto ?orizzontale? e l?idolatria estremamente diffusa nella sua epoca e di fatto cerca di superarla, scegliendo per se stesso la ribellione e la spiritualit? e, a sua volta, ? scelto da Dio per ?trovare? il monoteismo.

Il Signore disse ad Abramo: ?Vai via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va? nel paese che io ti mostrer???.Prima di tutto: ?Vai via?, vai per te, cerca te stesso e la tua identit?. Per poter raggiungere ci? dovrai abbandonare ?la tua terra?, la terra dei tuoi beni materiali, ?il tuo parentado?; dovrai separarti da tutto ci? che hai ricevuto per via emozionale, dalla matrice che ti ? stata impressa sin dall?istante della fecondazione e dai tuoi legami affettivi; dalla ?casa di tuo padre?, dalla cultura, dalla civilt? e da tutta la struttura morale ed intellettuale in cui sei vissuto fino ad adesso.

Abramo fu il primo ol?, il primo immigrato in terra di Israele che ha certamente affrontato difficolt? ben superiori di quelle incontrate da un immigrato dei nostri giorni. Abramo parte da Ur Casdim, uno dei maggiori centri culturali ed economici della sua epoca, e si dirige verso se stesso, per ?incontrarsi?. Abramo, nato nel seno di una famiglia ?agiata?, non parte a seguito di una persecuzione politica e tantomeno a causa di una crisi economica. Nella sua situazione, separarsi dalle proprie radici ? una delle pi? grandi prove che una persona possa affrontare. Senza radici culturali, familiari, sociali, spirituali n? tantomeno geografiche, l?uomo non ha un universo di riferimento con il quale identificarsi: Abramo si forza a vivere al massimo livello della solitudine esistenziale. Read more

Parash? Chukkat – In cosa ha sbagliato Mosh

Parash? Chukkat – In cosa ha sbagliato Mosh

Qual ? stato il peccato di Mosh?? In questa parash? di Chukkat leggiamo il terribile episodio che?condanner? Mosh? a non entrare nella terra promessa, lui che era guida e maestro del popolo ebraico.
Al capitolo 20 ed ai versetti dal 9 al 13 leggiamo: ?Moshe prese il bastone che era davanti come il?Signore gli aveva ordinato, e radunarono Mosh? ed Aaron tutta la comunit? davanti alla roccia e Moshe?disse loro: ? Ascoltate, ribelli, faremo noi uscire da questa roccia dell?acqua per voi??Moshe alz? la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne usc? acqua in abbondanza: ne?bevvero la comunit? ed il bestiame. Ma il Signore disse a Moshe ed Aaron: ?Poich? non avete creduto in?me, in modo che manifestassi la mia santit? agli occhi dei figli di Israele, per questo motivo voi non?accompagnerete questa comunit? nella terra che io gli do. Queste sono le acque di Meriv?, dove i figli di?Israele litigarono con il Signore e dove Egli si mostr? Santo in mezzo a loro.?
Ma in definitiva qual ? stato il peccato di Mosh?? Il grande maestro italiano, Shemuel David Luzzatto?scrive: ?Moshe Rabbenu pecc? davvero molto ed i commentatori gli hanno imputato tredici e pi? sbagli,?ognuno dei quali gli ha causato nel suo cuore una nuova colpa, giacch? Don Itzhak Abravanel riport??dieci opinioni ed aggiunse la sua, Rashban nel libro Maghen Avot alla pagina 75 aggiunge una altra?opinione, Ramban un?altra ancora e probabilmente sono state scritte altre opinioni che io non conosco;
cos? che avevo sempre evitato una approfondita indagine di ci?, temendo che attraverso questa mia?indagine venisse fuori un nuovo commento ed anche io stesso mi sono ritrovato ad aggiungere un nuovo?peccato per Mosh? Rabbenu.? Read more

Parash? Pinhas – La sincerit? della fede

Parash? Pinhas – La sincerit? della fede

Pinhas figlio di Eleazar nipote di Aaron HaCoen ? colui che ferm? l?ira di Dio dopo la corruzione sessuale e morale dei figli di Israele con le figlie di Midian.

?Perci? digli ch?io fermo con lui un patto di pace, che sar? per lui e per la sua progenie dopo di lui l?alleanza d?un sacerdozio perpetuo, perch? egli ha avuto zelo per il suo Dio, e ha fatta l?espiazione per i figliuoli d?Israele”. (Numeri 25 12-14)

Con queste parole la Tor? ci conferma la benedizione, il premio che Dio consegna a Pinhas per il suo zelo.

In termini strettamente moderni Pinhas pu? essere definito un fondamentalista. Ebraicamente lo definiremmo uno zelota. Un uomo animato e mosso da zelo per Dio. E sempre in termini strettamente moderni, specie negli ultimi tempi che viviamo nel nostro mondo, lo zelota o il fondamentalista sono persone pronte a tutto in nome di Dio, in special modo sono pronte a morire.

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Parash? Ki Tiss? – La Responsabilit? della conversione

Parash? Ki Tiss? – La Responsabilit? della conversione

Il brano dell?Esodo 32,7, cio? il versetto con il quale Dio richiama Moshe rispetto agli eventi accaduti con il peccato del vitello d?oro ? un colpo al cuore per tutti coloro, educatori e rabbini, che si occupano di kiruv levavot, avvicinamento dei lontani e ghiurim, conversioni.

In Esodo 32,7-14 ? infatti scritto:? Allora il Signore disse a Mos?: ?Va’, scendi, perch? il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si ? pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto?.

Dio infatti dice a Moshe :?Il tuo popolo, non il popolo?. Cosa vuol dire il tuo? Non ? forse il popolo di Israele il popolo di Dio? In questo caso Rashi, il grande commentatore medioevale della Provenza ? spietato: ? Si ? corrotto il tuo popolo, dice Dio a Moshe, quel gruppo di genti che tu hai voluto accogliere e convertire dicendo che sarebbe stato un bene attaccare gherim alla Shechin?, la presenza divina e proprio quelli si sono ribellati…?

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Parash? Vayeshev – Il destino di un leader

C?? un oggetto particolare che diventa un elemento di riflessione in questa parash?: la tunica di Yosef.

Al versetto 3 del capitolo 37 ? scritto: ?Israel amava Yosef pi? di tutti i suoi figli, perch? era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica di lana sottile.? Questa scelta, obiettivamente poco equilibrata, se analizzata dal punto vista educativo di un padre di molti figli, sar? il simbolo dell?odio tra i fratelli e della distanza che si era creata tra di loro. La tunica, in quanto oggetto di un rapporto nato sulla preferenza di Yaakov/Israel, occuper? nello spazio della relazione tra i fratelli un luogo di ossessione, una centralit? sulla quale gli stessi fratelli di Yosef convoglieranno la loro violenza non meno di quanto faranno contro Yosef stesso.

Dal versetto 25 in poi, dopo che i fratelli vedono arrivare Yosef e prendono la terribile decisione di ucciderlo, come primo atto tragico lo spogliano della tunica, eliminano in definitiva il simbolo di quell?amore paterno che cos? pubblicamente era stato ingiusto e sopra ogni cosa aveva posto Yosef come primogenito, stando all?interpretazione di Sforno e del Kli Yakar che vedono nella tunica il simbolo della leadership ed il segno del comando.

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