Parash? Beshalach – La religiosit? come elemento dinamico

Parash? Beshalach – La religiosit? come elemento dinamico

Questa parash? ci pone di fronte ad un momento cruciale nella storia del popolo di Israele. Dopo secoli di schiavit? fisica e dopo essere stati a rischio di soccombere anche spiritualmente, il popolo di Israele si ritrova, per comando di Mosh?, sulle sponde del Yam Suf, ?un mare grande e tempestoso?.

Con timore stanno contemplando il Yam Suf, quando appaiono gli egiziani e si avvicinano pericolosamente: un mare immenso di fronte ed un nemico alle spalle?senza armi, senza eserciti, senza una coscienza della propria libert?, senza esperienza alcuna rispetto alla necessit? pratica di difendersi e sopravvivere.

?Non c?erano forse tombe in Egitto?? Si lamenta il popolo tremante con Mosh?: ?Perch? ci hai portato a morire nel deserto?? Sottomessi al panico, buttano su Mosh? la frustrazione immensa che li opprime. Per? Mosh?, attento al ruolo che deve ottemperare, reagisce immediatamente: ?Non temete. Restate eretti e vedrete la salvezza di Dio??. Mosh? non aveva ricevuto nessuna comunicazione da parte del Creatore; una convinzione tanto forte non aveva alcun fondamento. Ma, in quanto leader sa che, prima di tutto, deve restituire al suo popolo la serenit? perduta e deve insegnargli ad avere fiducia in Dio. Read more

Parash? Vaer? – Il percorso della teshuv

Parash? Vaer? – Il percorso della teshuv

E? difficile comprendere come sia possibile che Dio abbia indurito il cuore del Faraone in modo tale da impedirgli ogni possibilit? di pentimento e di ravvedimento. Come ? possibile che Dio, nella sua misericordia e nella sua bont?, non sia pronto ad accettare l?idea di una persona che possa riprendere il proprio cammino verso la giustizia?

Rashi spiega che Dio blocca la teshuv? del Faraone perch? non credeva possibile una teshuv? sincera da parte delle nazioni del mondo e per questo preferisce intervenire con segni straordinari.

Secondo invece l?opinione del Rambam, Maimonide, il Faraone non poteva fare teshuv? a causa dei peccati commessi precedentemente che di fatto erano un ostacolo ad ogni possibilit? di ritorno verso una strada di giustizia e moralit?.

Il Nachmanide, Ramban, offre altre due spiegazioni, una molto simile a quella di Maimonide ed un’altra che pone il Faraone al centro di un progetto che attraverso un invio delle piaghe avrebbe fatto cambiare le opinioni del Faraone per paura e non come scelta morale. Read more

Parash? Vaera – L?agenda della redenzione

Gli anni della schiavit? e della sofferenza sembrano essere giunti alla fine, Moshe lo apprende allorch?, a partire da questo parash?, Dio si rivolge al popolo di Israele per spiegargli come sar? liberato dall’Egitto e sar? fisicamente e spiritualmente redento da tutte le sue sofferenze.

Questa ? la parash? nella quale Dio presenta a Moshe il ?programma della redenzione? con tutti i suoi dettagli: quali passi saranno necessari, con quale ritmo, come si determineranno la varie tappe del processo, alla fine del quale il popolo di Israele si ritrover? realmente libero da tutte le limitazioni che lo affliggono.

Dio espone quindi una ?agenda? che rivela un aspetto importante della sua intenzione: la liberazione del popolo e dei singoli componenti deve avvenire attraverso un processo che tenga conto della natura umana; gli elementi magici o miracolosi non sono che accessori. La redenzione come stato finale, deve includere una memoria del processo, una memoria analizzabile, dalla quale la presente e le future generazioni del popolo ebraico potranno trarre insegnamento e prendere esempio.

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Numeri e Halach

di Rav Yitzhak Rapoport

Un vecchio proverbio dice: “Mi inganni una volta – la colpa ? tua. Mi inganni due volte – la colpa ? mia”. Questo detto ? in antitesi a : “non c’? due senza tre”. E qui sorge la domanda, se la correttezza nelle sanzioni legislative dovrebbe esserci dopo due o tre volte dal fatto imputato?

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Nel Talmud, Rav Yehuda HaNassi dice, che dopo due. Invece Rav Gamliel sostiene che dopo tre. Nelle questioni economiche l’Halach? da ragione a Rav Gamliel, che solo dopo 3 volte si pu? dare delle sanzioni legislative. Invece nelle questioni dove appare il pericolo di vita, i Rabbini sono stati pi? restrittivi e hanno messo in atto le teorie di Rav Yehuda HaNassi, cio? che bastano solo 2 azioni.

Ecco degli esempi:

Una donna partorisce un figlio, che muore a causa della circoncisione. Ne partorisce un secondo e anche questi muore per lo stesso motivo. Quando nasce il terzo figlio, allora l’Halach? impedisce di circonciderlo fino a quando non crescer?, perch? esiste il sospetto che i suoi figli siano troppo deboli per sopravvivere alla circoncisione. Si deve per? aggiungere che questa Halach? venne scritta ben prima della medicina moderna, e oggi solo i medici prendono certe decisioni.

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Parashat Bo – Perch? ? importante la relazione tra le generazioni?

di Rav Eliahu Birnbaum

La Tor? nella sua completezza, con tutte le mitzvot, leggi pratiche e teoriche, fu donata al popolo di Israele solo nel momento in cui esso arriv? ai piedi del Monte Sinai, ma quattro mitzvot furono imposte precedentemente. Il primo precetto fu quello del ?pru urb??, siate fertili e moltiplicatevi, comandato da Dio stesso ad Adamo ed Eva, in seguito venne il ?brit mil??, il patto stabilito tra Dio e Abramo per tutte le generazioni successive, attraverso la circoncisione, poi il ?guid hanashe? (la proibizione di mangiare il nervo del muscolo posteriore degli animali) ed in questa nostra parasha, per ultimo, il popolo di Israele riceve l?ordine di compiere il ?korban pesach?, ovvero il sacrificio di un agnello, prima di rompere il laccio della schiavit? ed il legame con l?Egitto.

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A ciascun membro del popolo di Israele ? dato questo precetto che comporta una autentica sfida: l?agnello, animale sacro per gli egiziani, doveva essere preso, custodito per tre giorni in casa di ogni ebreo e sacrificato davanti allo sguardo degli egiziani. Alla fine, il rituale prevedeva anche l?obbligo di consumare tutta la carne dell?agnello e per questo era necessaria la partecipazione di varie famiglie ebraiche ad ogni sacrificio.

A partire dal korban pesach nasce la simbologia della mensa ebraica come elemento di coesione religiosa e culturale. La famiglia ebraica si siede intorno alla tavola e il nutrimento che lo spirito riceve non ? minore di quello che riceve il corpo con il cibo che viene ingerito.

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Parash? Shemoth – Ci? che definisce una nazione

di Rav Eliahu Birnbaum

Il libro di Bereshit ci ha fatto conoscere una serie di storie individuali di uomini e donne prototipi, le cui vite hanno segnato per sempre la loro discendenza ed hanno avuto grande influenza su di essa. Il libro Shemot che comincia con la parash? che porta lo stesso nome, non si riferisce pi? a singoli individui ma introduce il concetto di popolo, di un gruppo di individui che condividono una stessa identit?.

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??Allora sorse sull’Egitto un nuovo re??e disse al suo popolo: ?Ecco che il popolo dei figli d’Israele ? pi? numeroso e pi? forte di noi. Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti??. In questo punto, il termine ?popolo? riferito ad Israele, appare per la prima volta, nella bocca del Faraone. Prima ancora degli stessi ebrei, ? quindi un estraneo che riconosce l?identit? comune di tutta la discendenza di Yaakov, il suo carattere di popolo. I discendenti di Israele avevano sin dal principio una quantit? di elementi di coesione che offriva loro una comune identit?, per? ? in uno momento ben determinato della loro evoluzione che si pu? affermare la nascita di un ?popolo?: una identit? collettiva nuova, che raggruppa tutti gli individui, senza annullarli, essendo tale collettivit? qualcosa di distinto dalla loro somma.

Il popolo, per funzionare come tale, deve essere definito tanto all?esterno – ovvero riconosciuto come tale dai suoi pari ? quanto al suo interno, rendendo partecipe ognuno dei suoi membri, coscientemente e senza alcuna crepa, della identit? collettiva.

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Parash? Scemoth ? Cosa ci insegna a Mos? il roveto ardente?

Rav Boaz Pashfile_0_original

La nostra Parash? settimanale ci parla di come HaShem sia apparso a Mos? sotto l?aspetto di roveto ardente.

?Un inviato del Signore gli apparve attraverso una fiamma di fuoco di mezzo ad un rovereto e osservando si avvide che il rovereto ardeva per il fuoco ma non si consumava? (Scemoth 3:2)
HaShem nomina Mos?, finora un semplice pastore di greggi, a capo del Popolo di Israele. Mos? discute con l?Altissimo, non vuole accettare una simile missione, poich? ai suoi occhi non crede di essere degno di una tale posizione.

<E Mos? disse al Signore: ?Ma chi sono io che abbia l?ardire di andare dal Faraone e che possa far uscire i figli d?Israele dall?Egitto??> (Scemoth 3:11)

E successivamente:
<Mos? rispose: ?Forse non avranno fede in me e non ascolteranno la mia voce?? >(4:1) Read more

Il dramma di ci? che non cambia – Commento alla Parash? Mikketz

Rav P.P.Punturello????

?Al termine di due anni, il faraone sogn? di trovarsi presso il Nilo. 2 Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse e si misero a pascolare tra i giunchi. 3 Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo. 4 Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegli?.5 Poi si addorment? e sogn? una seconda volta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. 6 Ma ecco sette spighe vuote e arse dal vento d’oriente spuntavano dopo quelle. 7 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegli?: era stato un sogno.? (Genesi 41, 1-7)

Ogni volta che leggiamo il racconto di questo terribile sogno che ha turbato il sonno del faraone siamo concentrati nella comprensione del messaggio del sogno stesso e ci soffermiamo sulle immagini di fame, pestilenza, carestia che i simboli, vacche brutte e magre e spighe vuote ed arse, ci offrono. Read more