Parash? Itr? – I Dieci Comandamenti

Parash? Itr? – I Dieci Comandamenti

? Con dieci comandi fu creato il mondo? Pirk? Avot 5, 1.

Dieci espressioni sono alla base della Creazione e questo ebraicamente non ? un caso, sebbene il calcolo compiuto dal Pirk? Avot parta dalle nove volte nelle quali compare l?espressione ?Vayomer? nel testo che racconto la creazione nella Genesi, compreso il primo versetto della Genesi stessa.

Eppure Dieci espressioni sono anche i comandamenti che incontriamo per la prima volta sul Sinai e che sono parte centrale della parash? di questa settimana.

Insegna rav J. B. Soloveitchik che la parola gioca un ruolo unico all?interno della Tor? e della nostra tradizione.

Dio ha creato ogni cosa, dagli abissi ai cieli, dalle montagne ai deserti solo attraverso la parola. Dio si ? rivelato al mondo attraverso la parola e Dio si ? diretto all?uomo attraverso la parola ed ? sempre attraverso la parola che ha impegnato il popolo ebraico con la missione di essere ?un regno di sacerdoti, una nazione santa? (Esodo 19,6). Read more

Parash? Beshallach – La Tor? del ritmo quotidiano

Parash? Beshallach – La Tor? del ritmo quotidiano

Questo Shabbat ? lo Shabbat nel quale si legge la parash? Beshallach, la parash? nella quale leggiamo i brani biblici del passaggio del Mar Rosso.

Ovvio ? che questo evento storico di portata straordinaria, che vede gli ebrei inseguiti dal Faraone ed apparentemente bloccati dal mare che poi si apre di fronte ai loro passi nella stessa acqua che diventer? ?all?asciutto?, abbia avuto un impatto fondamentale non solo a livello puramente rituale, ma anche a livello mistico, popolare e tradizionale.

Esiste per esempio un uso a nome del Maestro Rabbino Menachem Mendel di Rimanow zzl (1745-1815) di leggere il marted? prima della lettura completa di Shabbat del brano biblico di Beshellach ( Esodo 14) di leggere una invocazione detta appunto Parashat HaMan, dove compare il racconto del dono della manna nel deserto. L?uso popolare vede in questo una ?segull??, un momento propiziatorio per ricevere prosperit? e sicurezza economica, mentre il richiamo mistico a questa parash? ed al suo significato insiste sull?idea che questa invocazione sia fondamentalmente un atto di fede, una dichiarazione di totale dipendenza da Dio, il Solo che possa benedirci e donarci tutto ci? che abbiamo, cos? come ha sostenuto e sostentato i nostri padri durante i quaranta anni passati nel deserto. Read more

Parash? Bo – Prendere coscienza della propria libert

Parash? Bo – Prendere coscienza della propria libert

In Esodo 12, ai versetti 12 e 13, leggiamo la descrizione della strana cerimonia che impone agli ebrei di porre il sangue del primo sacrificio di Pesach sugli stipiti delle loro porte e sugli architravi.

Che strano segno e soprattutto perch? Dio ha bisogno di un segno per riconoscere le case ebraiche da quelle egiziane?

In molti si sono posti questa domanda e tra questi Don Isaac Abravanel, l?uomo di stato, filosofo e commentatore della Bibbia nato a Lisbona nel 1437 e morto a Venezia nel 1508, dopo aver vissuto la immane tragedia dell?espulsione degli ebrei dalla Spagna e dall?Italia meridionale.

La risposta di Abravanel ? molto semplice: Dio non aveva bisogno di nessun segno esterno per riconoscere una casa ebraica da una casa egiziana, ovviamente. Read more

Parash? Vaer? – Il percorso della teshuv

Parash? Vaer? – Il percorso della teshuv

E? difficile comprendere come sia possibile che Dio abbia indurito il cuore del Faraone in modo tale da impedirgli ogni possibilit? di pentimento e di ravvedimento. Come ? possibile che Dio, nella sua misericordia e nella sua bont?, non sia pronto ad accettare l?idea di una persona che possa riprendere il proprio cammino verso la giustizia?

Rashi spiega che Dio blocca la teshuv? del Faraone perch? non credeva possibile una teshuv? sincera da parte delle nazioni del mondo e per questo preferisce intervenire con segni straordinari.

Secondo invece l?opinione del Rambam, Maimonide, il Faraone non poteva fare teshuv? a causa dei peccati commessi precedentemente che di fatto erano un ostacolo ad ogni possibilit? di ritorno verso una strada di giustizia e moralit?.

Il Nachmanide, Ramban, offre altre due spiegazioni, una molto simile a quella di Maimonide ed un’altra che pone il Faraone al centro di un progetto che attraverso un invio delle piaghe avrebbe fatto cambiare le opinioni del Faraone per paura e non come scelta morale. Read more

Parash? Shemot – La forza delle radici

Parash? Shemot – La forza delle radici

Siamo cos? abituati a considerare il libro dell?Esodo come il testo del racconto della nostra schiavit? in Egitto e della nostra liberazione, che quasi non ci rendiamo conto che nei primi versetti del primo capitolo del libro dell?Esodo il popolo ebraico poteva ancora godere di una certa libert?.

?Questi sono i nomi dei figli d?Israele entrati in Egitto; essi vi giunsero insieme a Giacobbe, ognuno con la sua famiglia: Ruben, Simeone, Levi e Giuda, ?ssacar, Z?bulon e Beniamino, Dan e N?ftali, Gad e Aser. Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe si trovava gi? in Egitto. Giuseppe poi mor? e cos? tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. I figli d?Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto forti, e il paese ne fu pieno?. (Esodo 1, 1-7)

Secondo molte fonti che affermano che la schiavit? in Egitto non ? cominciata fino a quando non sono morti tutti i figli di Yaakov. Sforno, il maestro italiano del 1500, fa notare come fino a quando vissero i figli di Yaakov, essi seppero mantenere l?intera famiglia-nazione ebraica ad un livello spirituale cos? alto che non potevano essere toccati da eventuali decreti di schiavit? egiziana. Read more