“Separare la chall

“Separare la chall

La mitzv? dello “separare la chall?” ? una delle tre mitzvot donate unicamente alle donne. In origine, un pezzo di impasto veniva “separato” e donato al Kohen che faceva da sacerdote al Tempio. Questa pratica viene istituita nuovamente nell’epoca del Messia – adesso si brucia il pezzo di impasto prima che il pane venga mangiato.

La comunit? in El Salvador si ? preparata allo scorso Shabbat organizzando una grande?hafrashat challah ? la cerimonia della separazione della chall?. Questo ? un evento annuale durante il quale si riunisce la comunit? assieme ai propri ospiti.

L’evento si ? svolto nel ristorante “Volcano” nella capitale San Salvador. ?Potete rivedere il nostro racconto dello scorso anno a questo?link.

Una cerimonia simile di?hafrashat challah?? stata organizzata in Cile, da una piccola comunit? guidata da Rav Avraham Latapiat.

Ecco alcune foto dei due eventi divenuti oramai una bella tradizione locale.

El Salvador

Cile

Parash? Ki Tez? – Ebraicit? e moralit

Parash? Ki Tez? – Ebraicit? e moralit

Si apre la nostra parash? settimanale con queste parole: ? Quando andrai alla guerra contro i tuoi nemici e l?Eterno, il tuo Dio, te li avr? dati nelle mani e tu avrai fatto de? prigionieri, se vedrai tra i prigionieri un donna bella d?aspetto, e le porrai affezione e vorrai prendertela per moglie, la porterai in casa tua; ella si rader? il capo, si taglier? le unghie, si lever? il vestito che portava quando fu presa, dimorer? in casa tua, e pianger? suo padre e sua madre per un mese intero; poi entrerai da lei, e tu sarai suo marito, ed ella tua moglie.? Deuteronomio 21, 10-14.

Questa strana cerimonia e questo strano percorso di ingresso della prigioniera nella casa ebraica dove dovr? vivere ? stato fortemente sottolineato dai nostri maestri come un antidoto alla facile violenza, al possesso immorale delle prigioniere ed in definitiva una forma di controllo dell?istinto del soldato, cio? della persona in senso lato, in ogni situazione ed in ogni contesto. Da pi? di tremila anni la Tor? segna con profonda convinzione la necessit? di una vita che abbia standard morali ed etici sempre elevati in ogni momento ed in ogni contesto, insegnando al popolo ebraico ed al mondo intero che non esistono eccezioni o contesti diversi dove applicare moralit? distinte.

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Parash? Ki Tez? – Il rispetto della dignit? femminile

? Se vedi tra i prigionieri una donna di bell’aspetto e ti piace tanto da volerla prendere per tua moglie,?la condurrai a casa tua, ed ella si rader? il capo e si taglier? le unghie, si lever? la veste di prigioniera, abiter? in casa tua e far? cordoglio per suo padre e sua madre un mese intero; poi entrerai da lei, e sarai suo marito e lei tua moglie.? (Deuteronomio 21, 11-13)

La Tor?, nella parash? di Ki Tez?, apre alla terribile ipotesi che un soldato possa invaghirsi di una prigioniera di guerra.

Conoscendo profondamente l?animo e gli istinti umani la Tor? non nega la natura dell?uomo, non fugge nemmeno di fronte ai suoi pi? bassi istinti, ma proprio perch? non li nega entra prepotentemente nell?orizzonte umano per portare quegli istinti ad un livello diverso, verso una reale sacralit?.

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