La benedizione sul pane

La benedizione sul pane

Terza parte

La benedizione Hamotz? che si recita sul pane all?inizio del pasto, dispensa dal dover recitare altre benedizioni per tutto ci? che si mangia o che si beve nel corso dello stesso pasto. ? considerato facente parte del pasto, tutto quello che si pu? accompagnare al pane, anche se poi non lo si mangia con esso. Tuttavia, se durante il pasto si beve del vino, occorre recitare la benedizione:

?Baruch Att? Hashem, Elokenu Melech ha?Olam bor? per? haghefen?

Benedetto sii Tu Signore, Dio nostro Re del mondo che crei il frutto della vite

Ci? dipende dal fatto che il vino ? considerato una bevanda particolarmente importante.

Si deve recitare la benedizione anche per i cibi che si assumono nel corso del pasto ma che generalmente non si mangiano con il pane come, ad esempio, dessert e frutta.

Un cibo ? considerato parte integrante del pasto se lo si usa mangiare assieme al pane oppure se lo si mangia per saziarsi. Ad esempio, sono considerati parte integrante del pasto la carne, il pesce, le uova, le versure, i formaggi, le minestre, la pasta e in generale i cibi salati. [1]

Abbandonare il luogo del pasto

Durante un pasto, non si deve lasciare il luogo dove si ci trova o uscire di casa; non si pu? fare ci? neppure quando si avesse intenzione di tornare per terminare il pasto. Se alcune persone stavano mangiando assieme e in seguito qualcuno si fosse allontanato lasciando un commensale al proprio posto, chi si fosse allontanato, quando tornasse per riprendere a mangiare, non dovrebbe recitare alcuna benedizione perch?, grazie a quell?unica persona rimasta a tavola, l?uscita non ? considerata un?interruzione del pasto.


[1] Halach? illustrata, Hilchot Berachoth, volume 2. Moise Levy Editore, Milano, 2014

Recitare le benedizioni con concentrazione

Recitare le benedizioni con concentrazione

Quando si recita una benedizione, bisogna prestare attenzione al significato di ogni singola parola che si sta pronunciando. Nel momento in cui una persona si appresta a recitarla e in particolar modo quando pronuncia il Nome del Signore, deve essere pienamente consapevole di ci? che sta facendo e del fatto che le sue parole sono rivolte all? Eterno. Inoltre, in questo lasso di tempo, ? assolutamente vietato occuparsi di altro, in modo da non dare l?impressione di dire del tutto casualmente una cosa che si considera priva di importanza[1].

Si raccomanda di recitare la benedizione a voce alta sia perch? questo contribuisce a tenere desta l?attenzione e sia per far uscire d?obbligo coloro che non la sanno recitare da soli. Nel momento in cui la si pronuncia, non si deve avere nulla in bocca, qualora avesse introdotto del cibo senza recitare la rispettiva benedizione, se pu?, lo deve togliere, dire la relativa benedizione e poi rimetterlo in bocca. Se il cibo introdotto non fosse pi? in condizione di essere estratto e poi mangiato nuovamente, lo si metta da un lato della bocca e poi la si pronunci[2]. Come espresso nel salmo 71, 8: ??possa la mia bocca essere colma della Tua Lode?? a significare che la bocca deve contenere soltanto la benedizione del Signore e null?altro.

Colui che recita una benedizione con attenzione e concentrazione si rafforza nella propria fede, poich? ognuna di esse lo fortifica nel Signore dal quale dipende ogni cosa, senza il Suo consenso e le Sue direttive, nulla esisterebbe al mondo.

Mor? Chana Grazia Gualano


[1] Shulchan Aruch 191,

[2] Shulchan Aruch 172

Hilchot Berachot

Hilchot Berachot

Premessa

Esprimere gratitudine al Signore

Iniziamo lo studio delle benedizioni (berachoth in ebraico) che si recitano prima di mangiare, quando si trae giovamento di qualcosa, prima di compiere delle mitzvoth o in speciali occasioni.

Qual ? lo scopo delle benedizioni? Esprimere gratitudine al Signore.

Nel momento in cui pronunciamo una benedizione riconosciamo che tutto il mondo e tutto ci? che ? in esso ? un dono del cielo. Recitare una benedizione ci aiuta a riconoscere le meraviglie della creazione, a elevarci dalla routine quotidiana portandoci a un livello di vita piena di motivazioni e significati. ? il nostro modo di dire grazie. I nostri Maestri ci hanno insegnato che un uomo non pu? trarre beneficio da nulla in questo mondo senza benedire Dio e chiunque ne goda senza la dovuta benedizione, commette un sacrilegio, perch? sarebbe come se si servisse (senza autorizzazione) di qualcosa di consacrato perch? ? scritto (sal. 24,1) ??al Signore appartiene la terra e tutto ci? che contiene??.

Le benedizioni si suddividono in tre categorie:

Birkot hanehenim Birkot hamitzvot Birkot hashevach
Si recitano prima di godere di qualcosa come, ad esempio, prima di mangiare , di bere, di odorare un profumo Si recitano prima di compiere un mitzv?(precetto) come, ad esempio, prima di accendere i lumi dello shabbath(sabato), prima di agitare il lulav ecc. Benedizioni di lode. Ringraziamo e lodiamo il Signore per la sua bont? e grandezza come, ad esempio la guarigione per una malattia, per le cose nuove ecc.

Mor? Chana Grazia Gualano