Sulle rovine di una sinagoga in Calabria, il primo matrimonio ebraico in 1500 anni

Sulle rovine di una sinagoga in Calabria, il primo matrimonio ebraico in 1500 anni

Questo articolo ? apparso su Arutz Sheva, ecco qui la nostra traduzione.

Per la prima volta in pi? di 1500 anni, le rovine di una sinagoga risalente al IV secolo, in Calabria, hanno fatto da sfondo per un matrimonio ebraico.

Roque Pugliese e Ivana Pezzoli, ambedue di origini Bene Anusim (discendenti degli ebrei del Regno spagnolo, forzatamente convertiti al cattolicesimo durante l’Inquisizione), si sono sposati la scorsa settimana sotto la chupp? (baldacchino nuziale) in una cerimonia emozionante e unica sul sito della sinagoga, la seconda pi? antica mai ritrovata in Europa.

I genitori del dottor Pugliese hanno nascosto le loro radici ebraiche durante la sua infanzia in Calabria e Argentina. Dopo avere riscoperto le sue radici, Pugliese ha deciso di fare un ritorno formale all’ebraismo con l’assistenza di Shavei Israel.

Mentre la dottoressa Pezzoli ? cresciuta con alcune tradizioni ebraiche in famiglia, anche se non ne conosceva il motivo. Dopo avere fatto ricerche approfondite, ha scoperto di avere antenati ebrei e ha iniziato a studiare intensamente l’ebraismo per pi? di otto anni prima di fare una conversione formale.

Pugliese e Pezzoli, ambedue medici nell’ospedale della localit? dove risiedono, adesso vivono da ebrei osservanti.

Il matrimonio ? avvenuto marted? 4 giugno, nell’area archeologica adiacente a Bova Marina, dove sono stati ritrovati i resti di una sinagoga nel 1983, durante l’asfaltamento di una strada. Sono venuti anche alla luce un mosaico policromo con la rappresentazione di una mener?, uno shofar, un lulav ed un etrog, cos? come le nicchie di un Aron HaKodesh, detto Arca per contenere i rotoli di Tor?. Le rovine sono rivolte a Gerusalemme, ovviamente. Pugliese e Pezzoli hanno scelto il parco archeologico proprio per onorare i propri antenati.

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Giornata della Memoria in Italia

Giornata della Memoria in Italia

Le ultime settimane in Italia sono state segnate da un numero di eventi speciali, particolarmente significativi per le comunit? Bnei Anusim locali, sparse in tutto il Meridione. Parte di questi eventi erano connessi alla Giornata della Memoria, che commemora le persone assassinate durante la II guerra mondiale. Infatti, uno degli incontri principali si ? svolto vicino all’infausto campo di Ferramonti di Tarcia in Calabria, il pi? grande dei 15 campi di concentramento creati dal regime di Mussolini.

La prima cerimonia si ? svolta nel Teatro Morelli di Cosenza con la partecipazione di diversi relatori a rappresentanza delle associazioni. Tra questi vi erano la dottoressa Patrizia Spadafora e la dottoressa Anna Golotta, Virginia Holper Monis, e Roque Pugliese il rappresentante della comunit? ebraica di Napoli responsabile per i piccoli gruppi ebraici della regione. Un’altro evento si ? svolto nella citt? di Reggio, nella Sala Calipari del Palazzo della Regione. All’evento hanno partecipato sia ebrei che non ebrei da tutta Italia, tra cui circa 500 studenti delle universit? e dei licei della zona, e 150 cadetti della polizia.

Inoltre, la scorsa settimana ? stata significativa per gli ebrei della comunit? di Cagliari che hanno organizzato un emozionante shabbaton, con tante ore di studio intenso, assieme all’emissario di Shavei Israel Eitan Della Rocca. Eitan ha parlato della porzione di Torah settimanale e ha organizzato attivit? festive per tutti i partecipanti.

Breve cronistoria dei principali eventi e peculiarit? storiche del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia

Breve cronistoria dei principali eventi e peculiarit? storiche del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia

Un interessante articolo di Simona Celiberti:

Ferramonti era una contrada paludosa e malarica del comune di Tarsia (provincia di Cosenza) sottoposta nella seconda met? degli anni ’30 ad opere di bonifica da parte della ditta Eugenio Parrini di Roma, un faccendiere molto vicino al regime fascista. Dovendo il governo fascista costruire dei campi di internamento per questi Ebrei stranieri e per tutti i cittadini di paesi nemici rimasti in Italia, Parrini fece in modo che la scelta della loro collocazione ricadesse nei suoi cantieri di bonifica in modo da utilizzare le strutture gi? presenti e ottenere il monopolio nello spaccio alimentare. Nacquero cos? i campi di Pisticci (MT), riservato soprattutto a oppositori politici italiani, e il campo di Ferramonti di Tarsia (CS), destinato ad Ebrei e cittadini stranieri nemici. Conseguentemente, il 4 giugno 1940, Eugenio Parrini si reca al Comune di Tarsia per reclamare un appezzamento di terreno demaniale attiguo al suo cantiere di bonifica di Ferramonti in modo da iniziare la costruzione del campo.

Il Campo di Ferramonti di Tarsia fu l?unico esempio di un vero campo di concentramento costruito dal governo fascista a seguito delle leggi razziali e rappresenta storicamente il pi? grande campo di internamento italiano. A partire dal giugno 1940 vi transitarono circa 3000 internati. Il Campo si estendeva su un?area di 16 ettari ed era composto da 92 baracche di varia dimensione, molte delle quali con la classica forma ad “U” e forniti di cucina, latrine e lavabi comuni.

Dal giugno 1940 la direzione del Campo fu affidata al Commissario di Pubblica Sicurezza Paolo Salvatore. Il Direttore era affiancato da un Maresciallo e da 10 agenti di P.S. Accanto a questi, vi era un reparto di camicie nere della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) reclutate dai paesi limitrofi. Dal gennaio 1943 Salvatore, accusato di essere troppo tollerante con gli internati, fu sostituito per poche settimane da Leopoldo Pelosio e successivamente da Mario Fraticelli, anch’essi commissari di P.S. Per tutto il periodo di attivit? del Campo, il Maresciallo fu sempre Gaetano Marrari.

Dal 20 giugno 1940 il campo entr? in funzione con l?arrivo dei primi due gruppi di Ebrei stranieri: circa 460 uomini arrestati in varie citt? dell?Italia centro-settentrionale e costretti ai lavori forzati per costruire il resto del campo.

Nel settembre del 1940 arriv? a Ferramonti un gruppo di Ebrei profughi da vari paesi europei che si ritrov? bloccato a Bengasi (Libia), diventata territorio italiano, in attesa di un trasporto verso la Palestina. Si trattava di un gruppo eterogeneo di circa 300 Ebrei, fra cui anche diverse donne e bambini. La loro presenza provoc? il primo cambiamento sociale nel Campo con la presenza di intere famiglie. Read more

I Giorni della Memoria 2019 in Calabria

I Giorni della Memoria 2019 in Calabria

Shavei Israel sta iniziando una nuova collaborazione in Calabria, grazie anche al sostegno della Comunit? Ebraica di Napoli e di Roque Pugliese.

Molto probabilmente a febbraio, il nostro emissario Eitan Della Rocca si recher? nella regione cos? ricca di storia ebraica.

Qui un articolo di Simona Celiberti nel quale descrive le attivit? previste per i Giorni della Memoria in Calabria.

Storia, memoria, identit?, diritti umani nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia

Il prossimo 27 gennaio 2019 ricorre la commemorazione del Giorno della Memoria, formalmente istituita dallo Stato italiano con la legge 211 del 20 luglio 2000. La ricorrenza ha una portata internazionale ed ? celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata di commemorazione delle vittime dell?Olocausto. Il Comune di Tarsia, anche quest?anno, fa s? che il Giorno della Memoria sia utile per rendere la Memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. Solo ricordando quello che ? stato, guardando indietro per guardare avanti, possiamo salvaguardare il tenore della nostra vita democratica oggi.

Le iniziative, organizzate per il 2019 si svolgeranno non sono nel Campo di Internamente ma anche a Cosenza, a Rossano, sono state sviluppate dalla stretta sinergia tra il Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, il Consigliere Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro e i volontari della Memoria, hanno avuto inizio il 14 gennaio con la inaugurazione della mostra itinerante?? ?Viaggio nella Memoria ? Binario 21? a cura dell?I.I.S. ITE ?V. Cosentino? a Rende.

Il 23 gennaio, presso la Biblioteca Gustav Brenner del Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia, si terr? la presentazione del volume Foto e racconti; dal web al cartaceo; alchimie letterarie, a cura della Casa Editrice Brenner.

Il 25 gennaio, alle 9.30, nella Sala conferenze del Campo, grazie alla collaborazione con I Parchi Letterari?, si parler? di un ex internato, Ernst Bernhard, un ?maestro scomodo?, della sua opera di psicoterapeuta junghiano e fondatore della Associazione Italiana di Psicologia Analitica.? Ospiti della giornata, oltre il Sindaco di Tarsia e il Consigliere delegato alla cultura Comune di Tarsia, il Presidente de I Parchi Letterari?, Stanislao de Marsanich, Mario Ganz – Psicologo e psicoterapeuta Junghiano, studioso di Bernhard, Teresina Ciliberti ? Consulente letteraria del Comitato Dante Alighieri di Cosenza e del Museo della Memoria. Subito dopo, un videomessaggio da parte dell?Ambasciatore di Ferramonti per l?America Latina, Damian Dellaqueva, sul tema dei diritti umani e progettualit? culturale. Il momento pi? emozionante della giornata sar? certamente la presentazione del quadro ?Calabrische Elegie?, opera del Maestro Fingesten, donato da Riccardo Ehrman, ex internato del campo di Ferramonti di Tarsia, di cui un piccolo particolare ? riportato nella locandina di presentazione degli eventi. Read more

Viaggio nella Napoli Ebraica ? Parte II

Viaggio nella Napoli Ebraica ? Parte II

Continuiamo il racconto sulla Napoli Ebraica, pubblicato da Ariel Borestein sul giornale israeliano Israel HaYom a questo link. ?Il precedente episodio tradotto in italiano, si trova sul nostro blog www.anousimitalia.shavei.org

Gli ebrei cattolici

La stessa cosa vale per la famiglia di Ciro, originario di una piccola cittadina vicino a Napoli: inspiegabilmente si evitava di andare in chiesa (a parte lo stretto necessario), vi erano strane tradizioni per evitare il consumo di certi cibi, e storie raccontate dalla nonna. Quando cap? di essere un discendente di ebrei, Ciro decise di convertirsi, per? ha sempre lamentato del modo in cui gli Anusim vengono trattati dalle comunit? ebraiche gi? organizzate. I sospetti verso di loro sono un deterrente, e secondo lui il popolo ebraico ha gi? perso un buon numero di potenziali ritorni. Ma le difficolt? non hanno spaventato Ciro D?Avino, che ha completato il suo processo nei primi anni ?80, quando pochi sapevano dei processi di ritorno dei discendenti dei ?marrani?. A seguito della sua conversione ha aggiunto al suo nome cos? tipicamente napoletano, quello ebraico ? Moses (Moshe).

Secondo Rav Pinhas Punturello, i Bnei Anusim arrivano quasi ogni giorno. ?E? una questione di post-modernit??, ci spiega, ?i tempi in cui viviamo ci portano verso una ricerca di identit?, le persone cercano le proprie radici, ma la vita moderna sta distruggendo qualsiasi forma di tradizione e eredit? in Italia. Possiamo essere anche testimoni quotidianamente delle esperienze dei discendenti dei ?marrani?. Read more

Uno Shabbaton speciale a Cosenza

Uno Shabbaton speciale a Cosenza

La scorsa settimana, il nostro emissario in Italia – Rav Pinhas Punturello -ha raggiunto i fratelli calabresi per?uno Shabbaton, a Cosenza.

Venerd? e sabato sono state giornate di preghiera, discussione, raccoglimento ma anche di gioia e festa.

Shavei Israel da tempo ? impegnata nella ricostruzione delle Comunit? in Italia Meridionale e la Calabria ? uno dei punti focali per la rinascita ebraica.

Sono state delle giornate speciali e toccanti. Grazie!

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