di Rav Yitzhak Rapoport
Come ho detto nell’ultimo articolo, la mancanza dei Chaghim nel periodo invernale, unita alle giornate pi? corte e al tempo freddo, fanno in modo che le persone abbiano pi? tempo per l’introspezione.
Vorrei quindi dedicare quest’articolo al ragionamento sulla spiritualit? dell’uomo in relazione ad un racconto del Talmud.
“Una volta un angelo incontr? Rav Katina. E gli disse:”Katina, Katina, ma che fai, porti un cappotto con gli angoli tondi? Che ne sar? della mitzv? degli tzitzit?” Al che Rav Katina chiese:”Ma perch?? Voi punite chi evita i precetti?” L’angelo rispose:” S?, nei periodi di ira”. (Trattato Menachot, foglio 4a).
Si deve innanzitutto spiegare che esiste una mitzv? nella Torah, che impone agli uomini di indossare i tzitzit (frange) ai quattro angoli dei loro vestiti. Per eseguire questa mitzv?, si deve indossare un abito con quattro angoli. L’angelo della storia vede che Rav Katina porta abiti con gli angoli stondati, e cos? non pu? eseguire la mitzv?. Questo non ? in senso stretto un peccato, poich? la mitzv? ? di avere i tzitzit sull’abito, se l’abito ha quattro angoli. Per? l’angelo spiega che nei periodi di ira, come per esempio durante le guerre, il periodo prima di Tisha beAv ecc., l’uomo viene punito anche perch? evita delle occasioni per aderire alle mitzvot.
Rav Mordechai ben Hillel, autore di una delle interpretazioni fondamentali del Talmud (XIII-XIV sec, Germania, capitolo 541 del suo trattato) ha scritto, che la punizione si riferisce solo se l’uomo ha un abito con quattro angoli e pu? quindi eseguire la mitzv?, ma la evita per esempio rendendo gli angoli del suo abito tondi. Questo non ? di per se un peccato, ma l’uomo viene per questo punito nei periodi di ira di HaShem, come gi? spiegato. Ai nostri giorni, quando gli abiti non hanno i quattro angoli, poich? portiamo camice eccetera, non ci sono punizioni per non portare l’abito con quattro angoli e i tzitzit. Cos? scrive anche Maimonide (XII sec, Egitto). Lui scrive che, nonostante non ci sia l’obbligo di acquistare un abito a quattro angoli per i tzitzit, ? per? poco giusto per una persona pia evitare la mitzv? degli tzitzit (Regole degli Tzitzit, capitolo 3, Halach? 11).
Possiamo cos? osservare con questo esempio la sfera dell’Attributo del Giudizio di HaShem. Nei buoni periodi ci si pu? aspettare maggiore benevolenza. Un comportamento che non ? corretto, ma che per? non ? peccato, viene “condonato”. HaShem “chiuder? un occhio” su questo comportamento. Invece nella sfera spirituale esiste la regola “occhio per occhio, dente per dente”. Nel mondo fisico non eseguiamo “l’occhio per occhio”. La Torah Orale ci insegna che non caviamo un occhio a qualcuno che l’ha cavato ad un altro. La punizione sar? un indennizzo, e anche, potenzialmente, la prigione. Invece nella sfera spirituale esiste “l’occhio per occhio”. Se a qualcuno cavo un occhio, allora mi sono meritato di avere un occhio cavato anch’io. Nei periodi buoni l’Attributo della Misericordia di HaShem prevarr? sull’Attributo del Giudizio. L’Attributo della Misericordia di HaShem in qualche modo ripara il mondo fisico dall’eccesso di spiritualit?. Da un punto di vista puramente spirituale dovremmo mettere in atto il principio “occhio per occhio”, ma nei periodi buoni l’Attributo della Misericordia ci difende da questo. Invece nei periodi cattivi l’Attributo del Giudizio prevarica l’Attributo della Misericordia e il mondo funziona pi? secondo regole puramente spirituali, che sono pi? dure e pi? esigenti. A quel punto l’uomo pu? essere punito non solo per i peccati, ma anche per i comportamenti non corretti, come per esempio non portare un vestito con quattro angoli per i tzitzit.
Con i migliori auguri da una fredda Gerusalemme
Rav Yitzhak Rapoport