Perch? fallisce la rivolta di Korach? – Parashat Korach

Rav Pinchas Punturello

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In fondo la sua critica era giusta ed aveva spinte democratiche che non possiamo ignorare: “Questo vi basti, perch? l?intera assemblea, tutti loro, sono santi e l’Eterno ? in mezzo a loro. Perch?, dunque, vi dovete innalzare al di sopra della congregazione dell’Eterno?” (Numeri 16, 3) Con queste parole Korach critica il potere assoluto di Moshe ed il legame familiare con Aaron HaCohen, fratello stesso della guida Moshe. Il senso ? chiaro: in una comunit? di tutti santi, la guida e la concentrazione del potere in poche mani non ha nessun senso. Ed ecco quindi che partendo da questa necessit? democratica vediamo fallire e punire Korach. Forse che Dio non accetta il senso democratico di una critica? Forse che l’ebraismo non vuole la condivisione popolare dei diritti e dei doveri? Il punto centrale della risposta va trovato in Korach e nella realt? della sua critica. Korach non ha nessun interesse per il popolo ebraico ne’ tantomeno per la democrazia dello stesso. Non gli interessa la spiritualit? di esso, la sua crescita ed il suo sviluppo. A Korach interessa il suo posto nel mondo: lui cugino maggiore di Moshe’ e di Aaron ed ? lui, Korach, che sarebbe dovuto essere il Cohen Gadol. Lui avrebbe dovuto avere quell’onore e quell’onere e questo ? il punto della questione. Korach lotta per se stesso ed usa la Tora’ come mezzo per la propria carriera e trascina una finta guerra “democratica” contro due guide spirituali per portare potere a se’ ed al suo gruppo. Comprendendo il punto personale di Korach risolviamo e scopriamo il dramma morale che egli nascondeva: l’arrivismo politico spinto senza elementi morali. Questo forse ? il pi? grande insegnamento moderno che impariamo da Korach.

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