Fare teshuv? su Facebook. Nonostante Facebook.

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Dieci regole su come profittare dei giorni di Rosh HaShan? e Yom Kippur e fare teshuv? usando Facebook in maniera ebraica, senza per questo essere di dura cervice.

1. Non scrivere post offensivi. Quando leggi: ?A cosa stai pensando?? sappi che Facebook non vuole una confessione dei tuoi pensieri e delle tue opinioni sugli altri. Vuole che tu racconti un po? di te senza offendere il resto del mondo. Facebook non ? un palcoscenico, ? un balcone da dove si guarda il mondo e si viene, a nostra volta, guardati.
2. Non devi esprimere ?like? a caso. Cliccando ?like? esprimi il tuo assenso ed il tuo assenso pu? diventare un?arma: dietro ogni tuo ?like? ci sei tu, la tua cultura, la tua storia, il tuo modus vivendi. Non svenderti con un click.
3. Non devi per forza di cose commentare tutto ci? che ti appare in bacheca. Comportati come se fossi a dieta: mangeresti qualunque cosa ti passi sotto il naso? Limita i commenti come fossero bocconi di cibo: la bulimia di interventi, di gruppi, di forum non fa bene a te e non fa bene neanche agli altri.
4. Non lanciare link come fossero dardi o peggio ancora trappole per topi. Scegli, leggi, valuta e poi condividi. Il tuo balcone deve essere armonioso e non una accozzaglia di fiori e colori improponibili.
5. Non taggare il venerd? mezzo mondo augurando: ?Shabbat Shalom? e la domenica l?altra met? del mondo gridando: ?Buona Domenica? ed il sabato sera tutti quelli che non hai taggato esclamando: ?Buon week end.? Sappiamo tutti come ? fatta una settimana, lascia i tag per notizie o foto pi? importanti.
6. Non fotografare ogni cosa che mangi, ogni cosa che compri, ogni attimo di ogni bimbo, cagnolino, canarino, criceto, torta, biscotto, briciola di pane o pizza che ti appartiene e che ? passata per casa tua. E se proprio vuoi fotografare, fallo, ma non pubblicare ogni secondo di ogni attimo della tua vita: lascia agli altri la possibilit? di immaginare il tuo mondo, non donarcelo come se non fosse tuo.
7. Non urlare allo scandalo se qualcuno non ? d?accordo con te, non attaccarlo, inondarlo di parole, di link, di messaggi, di interventi taglienti come spade di samurai e cattivi come i topi di una stiva di un galeone spagnolo del 1600. Stai tranquillo sul tuo balcone, bevi il tuo caff? e se non ti piace quello che hai letto o che vedi, accosta un po? le persiane. Entrer? sicuramente meno luce, ma a volte il sole pu? essere fastidioso.
8. Non usare la ricerca degli amici come una canna da pesca e non eliminare ogni persona che non ? stata in pieno accordo con te o che non ti ha chiesto nell?ultima giornata almeno otto volte: ?Come stai??. Gli amici, anche quelli virtuali, vanno incontrati e non pescati come trote in un barile e per quanto riguarda le attenzioni che non hai avuto, sappi che esiste ancora qualcuno che controlla Facebook un paio di volte al giorno, non di pi?. Accettalo, comprendilo e forse ammiralo.
9. Non collegare sempre i tuoi scritti a YouTube, twitter, instagram, vitagram, milligram?non puoi essere Uno, Multiplo ed in ogni dove. Come ? stato gi? detto: “Sappi che Dio esiste e non sei tu e non ? su Facebook.” Rilassati.
10. Prometti che farai un buon uso di queste regole e prometti che chiederai scusa ad ogni utente di Facebook che negli ultimi dodici mesi hai offeso in un forum, in una chat, sulla sua bachecha, sulla bacheca di un altro oppure twittando, splittando o usando chiss? quale altro mezzo da tastiera. Lancia le tue scuse attraverso tutti i canali di comunicazione a te accessibili e fai in modo che il tuo tempo, da ora in poi sia virtualmente reale e realmente tuo. Non puoi stare sempre in balcone: perdi di vista il fatto che hai una casa, un salotto, una cucina, un bagno e soprattutto una libreria. Sfoglia almeno un libro al mese. E dopo commentalo su Facebook.

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