Il rabbino di Shavei Israel si ? recato nel kibbutz di Gilgal

Il rabbino di Shavei Israel si ? recato nel kibbutz di Gilgal

Durante le ultime feste di Pesach, l’emissario di Shavei Israel Rav Elisha Salas assieme alla moglie Avigail, si sono recati nel Kibbutz Gilgal, nome gi? noto dai tempi biblici.

“La visita ? stata guidata da Shmil Rosenblau, uno dei pi? anziani abitanti del kibbutz, che conoscendone cos? bene la storia ha parlato con orgoglio ed entusiasmo dei suoi momenti pi? significativi e dei luoghi simbolici.

Come tutto in Israele, Gilgal ? un luogo magico dove antico e moderno coesistono, permettendoci di viaggiare nel tempo. E ci sono cos? tante cose da imparare!

Quindi, grazie al nostro amico Shmil, abbiamo attraversato i millenni, partendo dall’arrivo del popolo ebraico in Israele che era passato proprio da Gilgal, dopo avere attraversato il Giordano circa tremila anni fa (Giosu? 4:20 – 5:12), attraverso la conquista di Gerico (Giosu?, capitolo 6), le vite dei profeti Elia e Elisha (Re, 2:1-22), fino ai momenti della storia moderna, dove abbiamo visto le trincee e le installazioni militari degli anni ’60 e ’70.

Shmil ci ha fatto vedere tutto il kibbutz, dedicato principalmente alla coltura dei datteri e alla produzione di latte. Visto che eravamo l? durante la settimana di Pesach, anche il cibo per le mucche era casher le Pesach!

Volevamo andare a Gilgal proprio perch? ? stato l? che Pesach ? stato celebrato per la prima volta, poco dopo l’entrata in Terra d’Israele del popolo guidato da Giosu?.

Per noi ? stato veramente un viaggio meraviglio! Grazie mille, Shmil!

Parash? Chai? Sarah – Lo sguardo rivolto al futuro

Parash? Chai? Sarah – Lo sguardo rivolto al futuro

La morte di Sarah porta Avraham ad un confronto con la popolazione locale, i Chittei, ai quali deve chiede un pezzo di terra o un qualunque luogo di sepoltura. Avraham apre con queste parole la sua richiesta:?Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la propriet? di un sepolcro in mezzo a voi, perch? io possa portar via la salma e seppellirla? (Genesi 23,4). In ebraico il testo si esprime con le parole: gher e toshav, straniero e residente che sono, in realt?, concetti che potrebbero essere in contraddizione.

Ad ogni modo per quale motivo Avraham si presenta con queste caratteristiche rispetto alla necessit? di seppellire Sarah sua moglie? Ramban ci fa notare che esisteva un uso presso i Chittei di seppellire i propri morti nelle propriet? di appartenenza familiare, mentre esistevano altri giardini cimiteriali dedicati agli stranieri. La sepoltura segnava anche essa una appartenenza familiare, uno sguardo al passato del defunto ed ai suoi legami familiari terreni, non ultimo al suo lignaggio. La divisione dei giardini cimiteriali nella societ? chittea ? rivolto al passato e richiama il passato.

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Parash? Shemini – Cielo e Terra

Parash? Shemini – Cielo e Terra

La parash? di Shemini ha al centro del proprio messaggio le regole della kasherut ed il senso di una costante distinzione tra ci? che ? adatto alla tavola ebraica e ci? che non lo ?.

La kasherut ? sempre stata un luogo di dibattito e di discussione sia internamente al popolo ebraico che nella sua relazione con il resto del mondo, creando spazi di opinioni molto diversi tra di loro e scatenando reazioni non ebraiche differenti. Pensiamo per esempio al mondo greco-ellenistico ed al suo sguardo sul mondo ebraico. Noi siamo soliti guardare alla battaglia dei greci, nel periodo di Channukka per esempio, dal punto di vista di Israele. Una battaglia del non sacro e del sacro, della luce e del buio, della materia e dello spirito. Ma questa ? una visione molto parziale. La Grecia era intrisa di due discipline diverse, una, l?occupazione in una cultura del bello e dello sviluppo del corpo, la seconda la filosofia che promuoveva una completa astensione da ogni vita naturale. Si trattava di due mondi e due realt? lontane e separate l?uno dall?altro. Colui che si occupava del corpo non poteva certo occuparsi dello spirito. Colui che si occupava nello spirito non poteva certo occuparsi del corpo. I decreti greco ellenistici contro gli ebrei erano contro l?unione del mondo spirituale con quello fisico, contro l?incontro tra Cielo e terra. Prendiamo per esempio il divieto dell?osservanza dello Shabbat: lo Shabbat simboleggia la materia nei pasti, nel vino, nel cibo e nel bere ma anche lo spirito nello studio della Tor?, nelle mitzvot, con la vicinanza a Dio.

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