La volontaria di Shavei Israel si ? recata in Polonia

La volontaria di Shavei Israel si ? recata in Polonia

Shosh Chovav, volontaria di Shavei Israel, ha recentemente passato in Polonia due mesi, insegnando lingua e tradizioni ebraiche alla locale comunit? ebraica. Shosh ha condiviso con noi le foto delle intense attivit? da lei organizzate a Lodz, durante gli ultimi due mesi. Tra queste lezioni di ebraico per i bambini, laboratori, incontri commoventi per i giovani israeliani che hanno visitato la citt? polacca, discussioni con i leader della comunit? e infine una toccante cerimonia di sistemazione della mezuz?, a casa del presidente della comunit?.

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Un commovente legame tra Shavei Israel e “Ride for the Living”

Un commovente legame tra Shavei Israel e “Ride for the Living”

L’annuale Festival della Cultura Ebraica a Cracovia, ha ospitato tanti eventi belli e importanti, volendo trasmettere gli autentici successi culturali della comunit? locale e condividerli con un pubblico pi? ampio. Tra questi, vi ? il Ride for the Living – una corsa di 120 km in bicicletta, da Auschwitz fino a Cracovia.

Quest’anno, l’emissario di Shavei Israel a Cracovia, Rav Avi Baumol ha partecipato nella corsa assieme a tre dei suoi figli, inviandoci foto e impressioni.

“La Corsa ? stata spettacolare, anche se ero l? solo per la cerimonia d’apertura”, ha ammesso Rav Baumol. “Mio figlio, un soldato dell’esercito israeliano, ha corso con la sua uniforme e cos? ho potuto parlare di cosa significhi avere un figlio che fa la corsa mentre difende il suo Stato. Lo abbiamo chiamato come il mio zio, morto assassinato. Accanto a me c’era anche Olga, che mi sta aiutando nel far rinascere la Cracovia ebraica, suo zio ? stato ucciso in combattimento. E’ stato molto simbolico.”

Photos courtesy: JCC Krakow

Lodz, una volta citt? del ghetto, ha organizzato un festival della tradizione ebraica grazie a Shavei Israel

Lodz, una volta citt? del ghetto, ha organizzato un festival della tradizione ebraica grazie a Shavei Israel

Pubblichiamo un articolo uscito sul Jerusalem Post.

“I residenti di Lodz in Polonia, hanno preso parte al Festival della Tranquillit?, tenutosi durante le feste di Shavuot, onorando cos? il passato ebraico della citt?, come riportato da Shavei Israel.

Lodz prima della II guerra, era un importante citt? industriale, dove tedeschi, polacchi, ebrei e russi vivevano assieme. Questa realt? viene celebrata ogni settembre durante il festival chiamato “Delle Quattro Culture”. Quel periodo della storia polacca ? stato anche descritto nel famoso romanzo di Wladyslaw Reymont del 1899 La Terra Promessa; adattato al grande schermo dal regista polacco Andrzej Wajda nel 1975.

Dopo avere invaso la Polonia, i nazisti crearono un ghetto a Lodz dove costrinsero a viverci circa 200mila ebrei. Lodz adesso ha una piccola, ma vivace, comunit? ebraica.

Il Festival della Tranquillit? ? iniziato da una speciale cerimonia di commemorazione, onorando la memoria del primo capitano ebreo-polacco dei Vigili del Fuoco di Lodz – Maurycy Gutentag. Si sono svolti anche incontri con studiosi di storia ebraica per Shavuot, ed ? stato organizzato un tour dei siti ebraici della citt?. Il rabbino capo della Polonia, Michael Schudrich, ? stato un ospite d’onore del festival.

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La volontaria di Shavei Israel e le sue feste di Pesach in Polonia

La volontaria di Shavei Israel e le sue feste di Pesach in Polonia

Shosh Chovav, la volontaria di Shavei Israel aveva gi? trascorso dei periodi in Polonia, insegnando ebraico e rafforzando le connessioni tra gli ebrei polacchi con lo Stato di Israele e le tradizioni ebraiche. Questa volta ha trascorso le feste di Pesach a Lodz. Come ci ha raccontato, il programma di questa visita era molto ricco e includeva molti eventi emozionanti, laboratori, e ovviamente il Seder di Pesach.

Alla vigilia di Pesach, Shosh e Rav Dawid Szychowski hanno organizzato laboratori ed eventi speciali, in particolare per le donne della comunit?.

La comunit? di Lodz ha accolto calorosamente Shosh e come sempre aspetta un suo ritorno a breve!

Shavei Israel ha spedito 2 tonnellate di matzah in Polonia

Shavei Israel ha spedito 2 tonnellate di matzah in Polonia

Pubblichiamo la traduzione dell’articolo uscito questo settimana su Arutz Sheva.

La comunit? ebraica in Polonia quest’anno ha ricevuto un pacco speciale, giusto in tempo per Pesach – 2 tonnellate di matzah da Israele, cio? 1692 scatole di Matzot Aviv, assieme a 90 scatole di matzah fatta a macchina, ma controllata cio? “shmura” e 45 scatole di matzah fatta a mano – grazie all’organizzazione gerosolimitana Shavei Israel e il suo presidente Michael Freund.

Poich? la preparazione della matzah deve essere rigorosamente controllata, la comunit? polacca ancora ? troppo piccola per provvedere. A seguito della richiesta del rabbino capo della Polonia, Michael Schudrich, Michael Freund ha accettato di sponsorizzare l’acquisto e la spedizione delle matzot, che verranno distribuite in una dozzina di comunit? polacche, tra queste Bielsko-Biala, Gdansk (Danzica), Katowice, Krakow (Cracovia), Legnica, Lodz, Lublin, Poznan, Szczecin (Stettino), Varsavia e Wroclaw (Breslavia).

Le matzot, che ricordano l’uscita degli Israeliti dall’Egitto, verranno consumate durante i Seder comunitari in tutta la Polonia. Verranno anche donate alle persone bisognose, agli ebrei anziani e alle persone inferme, e ai tanti sopravvissuti alla Shoah.

“Siamo estremamente grati a Shavei Israel e Michael Freund, che ci ha aiutati per cos? tanti anni ininterrottamente nell’educazione ebraica e con i suoi generosi doni”, ha detto Monika Krawczyk presidente dell’Unione Comunit? Ebraiche di Polonia.

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Il nostro emissario in Polonia parla del rischio di un incremento dell’antisemitismo

Il nostro emissario in Polonia parla del rischio di un incremento dell’antisemitismo

Il nostro emissario in Polonia, rav Yehoshua Ellis, rabbino di Katowice in Polonia, ha parlato con uno dei pi? importanti quotidiani israeliani, il Jerusalem Post sui rischi dell’incremento dell’antisemitismo ai giorni nostri. L’articolo si pu? leggere qui.

(La foto di Rav Ellis ? di Bozena Nitka)

E qui a seguire una tradizione dell’intervista di Mayaan Jaffe-Hoffman

“Vi ? un palpabile senso di antisemitismo in Polonia oggi, secondo uno dei suoi rabbini capo. Yehoshua Ellis, rabbino capo di Katowice, vive in Polonia dal 2010 come emissario di Shavei Israel. Si ? trasferito a Varsavia tre anni fa, dove ? anche capo della missione rabbinica per i cimiteri ebraici in Polonia e assistente rabbinico del rabbino capo della Polonia e di Varsavia, Michael Schudrich.

Da quando le tensioni sono aumentate tra Israele e Polonia una decina di giorni fa, la comunit? ebraica polacca si sente alienata.

<C’? un famoso detto che dice quando due elefanti lottano ? l’erba che ne soffre.> dice Ellis al Jerusalem Post. <Gli ebrei polacchi sono proprio l’erba in questo conflitto>.

Ellis ci spiega che molti polacchi confondono tra Israele ed ebrei. < C’? molta confusione nell’identificare un paese e un popolo. Abbiamo quindi notato un incremento di messaggi razzisti negli ultimi giorni. Questo potrebbe portare a gesti e azioni >.

Il 15 febbraio il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva detto ai media israeliani: “I polacchi hanno cooperato con i tedeschi durante la Shoah”. Anche se hai poi spiegato che non si riferisse a tutta la Polonia e tutti i cittadini polacchi, il premier polacco Mateusz Morawiecki ha deciso di non partecipare al summit del gruppo Vysehrad dei capi di stato di Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia. L’incontro si sarebbe dovuto tenere in Israele, ma dopo la rinuncia di tutto lo staff polacco l’incontro ? stato annullato.

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Lodz, Polonia: riconoscere il presente sotto l’influenza del passato

Lodz, Polonia: riconoscere il presente sotto l’influenza del passato

Shosh Chovav, volontaria di Shavei Israel, nel 2018 ha aiutato la nostra comunit? di Lodz (in Polonia), insegnando ebraico e organizzando eventi per i nostri fratelli polacchi. In questo articolo, Shosh descrive le sue impressioni…

“Secondo le stime del presidente della Comunit? – Joseph Weininger – ci sono circa 10mila ebrei a Lodz, che tuttora hanno timore nel rivelare le proprie radici. Nonostante le persecuzioni antisemite siano illegali in Polonia, le paure legate alla storia sono indelebili. Alcuni addirittura temono ?che la comunit? sia un ordine missionario religioso, ricordandosi delle persecuzioni subite dai missionari cristiani in passato.

Con il tempo, sono riuscita a capire meglio i membri di questa comunit? ebraica, grazie a profonde conversazioni. La comunit? sente un forte spirito di appartenenza alle proprie origini, nonostante tre generazioni di identit? ebraica molto vaga (dopo la II guerra mondiale).

Sono stata inviata a Lodz per fare da insegnante, considerando la mia preparazione: consulente pedagogica, psicologa e terapeuta familiare. So cosa siano la comprensione, l’empatia, l’ascolto, il supporto e il senso di appartenenza. Questa vicinanza tra me e la comunit? ha rimosso qualsiasi barriera culturale tra noi, e le lezioni di ebraico sono andate lisce come l’olio. Ho capito quanto sia importante per l’individuo il senso di appartenenza all’interno della comunit? e la vicinanza alle proprie radici. Read more

Il meglio di Sukkot, dalle comunit? di Shavei Israel in tutto il mondo

Il meglio di Sukkot, dalle comunit? di Shavei Israel in tutto il mondo

Ora che le bellissime feste – piene di preghiere profonde e gioia – sono finite, possiamo guardare queste belle foto che ci arrivano da tutto il globo, dall’America Latina alla Polonia, dal Portogallo alla Russia.

Le comunit? di Bogot?, Cali, Bucaramanga, Barranquilla, Villavicencio e di altri luoghi della Colombia hanno celebrato il Sukkot con il rabbino Shimon Yoshua, emissario di Shavei in Colombia.

In El Salvador, due comunit?, una nella capitale San Salvador e l’altra nella piccola citt? di Armenia, hanno avuto l’opportunit? di costruire la sukk? e celebrare insieme con il rabbino Elisha Salas.

San Salvador

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La volontaria di Shavei Israel ? a Lodz, in Polonia, per insegnare ebraico

La volontaria di Shavei Israel ? a Lodz, in Polonia, per insegnare ebraico

Ultimamente, l’insegnante di ebraico e volontaria di Shavei Israel, Shosh Hovav,si ? recata presso la comunit? di Lodz in Polonia. Shosh e suo marito sono stati accolti calorosamente dai membri della comunit?, dove un programma di studi ebraici per studenti di tutte le et? ? in corso.

La comunit? di Lodz ha invitato i nostri volontari a prendere parte nelle attivit? locali e li ha portati per un giro dei posti pi? significativi.

Hanno preso anche parte a un “tish” (un informale anche se tradizionale ricevimento attorno a una tavola con il capo della comunit?), con piatti tipici e canzoni, alla presenza di Rav Dawid Szychowski, rabbino della comunit?.

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Tuo nonno ha salvato mio nonno

Tuo nonno ha salvato mio nonno

Un incontro casuale alla Marcia dei Vivi di quest’anno, mi ha toccato molto. Ho incontrato il figlio della persona che ha salvato la vita a mio nonno.

“Chi salva una vita, salva il mondo intero”. Questa frase del Talmud ? molto citata e la prima parte rispecchia le mie emozioni dell’incontro alla Marcia dei Vivi a Cracovia.

La Mishna chiede come mai l’uomo viene creato da solo e non come parte di un gruppo. La risposta: “Per farci comprendere come una persona che cancella una sola anima agisca come se stesse distruggendo tutto il mondo; mentre la persona che salva anche solo una vita ? come salvasse il mondo intero.”

L’importanza ? tutta in quell’anima – anche una sola. Questo valore aveva per me particolare significato, ora come mai.

La 30esima Marcia dei Vivi di Cracovia anche quest’anno aveva riunito circa 15mila ebrei, nel cammino che va da Auschwitz a Birkenau. Quest’anno mia moglie Hadley era con me. Abbiamo condiviso la gioia delle comunit? e federazioni ebraiche, e con i giovani.? Read more