Con questa parash? inizia la lettura del libro di Bamidbar (nel deserto) il quarto libro della Tor?. Ad una prima lettura questo libro pu? dare un?impressione di grande semplicit?, sembra noioso, a immagine del deserto che ? al centro del suo racconto. I riferimenti immediati che ci vengono alla mente pensando al deserto si relazionano con la tranquillit?, la solitudine, la lentezza e la vita senza alcuna sorpresa.
Paradossalmente ? in questo deserto che nascono l?ordine interno e la tradizione del popolo di Israele. Allo stesso modo in cui un corpo malato o senza difese viene isolato per farlo guarire, il popolo di Israele viene separato dalla cultura mesopotamica, egizia e cananea e viene allontanato dalla societ?, dalle filosofie estranee, dalla influenze che avrebbero potuto condizionarlo. Il deserto funziona come un ?laboratorio? nel quale il popolo di Israele si sviluppa in quanto tale.
Il deserto ? il luogo dove il popolo impara a rispettare ed a mantenere una struttura, una organizzazione. Ogni trib? prende il proprio posto, la propria bandiera ed il proprio stemma, ognuna di esse conosce e rispetta la funzione e la responsabilit? che le ? stata attribuita. Senza dubbio, riferendosi ad un periodo di sviluppo, di sistematizzazione di una tradizione e di una identit? nazionale, il libro Bamidbar ?, per eccellenza, la cronaca dei conflitti, delle crisi permanenti e dei dilemmi che il popolo ebraico ha dovuto affrontare.