La scorsa settimana, le comunit? di Shavei Israel hanno celebrato il 71esimo compleanno di Israele, il Giorno dell’Indipendenza, e hanno condiviso con noi foto delle attivit? e dei festeggiamenti.
Bnei Menashe
Per i nostri fratelli perduti
La scorsa settimana, le comunit? di Shavei Israel hanno celebrato il 71esimo compleanno di Israele, il Giorno dell’Indipendenza, e hanno condiviso con noi foto delle attivit? e dei festeggiamenti.
Bnei Menashe
Negli annali della storia ebraica contemporanea, poche vicende sono cos? toccanti come il richiamo del nostro popolo alla propria Terra dai quattro angoli del globo.
Dalla rinascita dello Stato di Israele nel 1948, pi? di 3 milioni di immigrati sono giunti sulle sponde della Terra Promessa da pi? di 100 paesi del mondo. Alcuni sono giunti qui scappando dalle persecuzioni. Altri erano motivati dal sogno sionista o dalla religione, nella speranza di creare una vita migliore per s? stessi e per le proprie famiglie.
E ora, anche se Israele ? stato costruito sull’aliy?, e continueremo a costruire, abbiamo tuttavia fallito nel preservare adeguatamente e narrare significativamente la storia del ritorno alla terra dei padri.
Ecco perch? credo sia tempo per lo stato ebraico di erigere un museo dell’Aliy?, dove si parler? dell’erosimo e della lotta, dell’orgoglio che ha accompagnato lo storico ritorno in Zion.
Infatti, se ci guardiamo indietro, capiremo come i momenti pi? toccanti della storia della nostra nazione siano quelli in cui si ? tentato di salvare le comunit? in Diaspora. Ma, quanto apprezza e quanto conosce questi avvenimenti straordinari la nuova generazione? Read more
Il libro di Bereshit ci ha fatto conoscere una serie di storie individuali di uomini e donne prototipi, le cui vite hanno segnato per sempre la loro discendenza ed hanno avuto grande influenza su di essa. Il libro Shemot che comincia con la parash? che porta lo stesso nome, non si riferisce pi? a singoli individui ma introduce il concetto di popolo, di un gruppo di individui che condividono una stessa identit?.
?Allora sorse sull?Egitto un nuovo re??e disse al suo popolo: ?Ecco che il popolo dei figli d?Israele ? pi? numeroso e pi? forte di noi. Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti??. In questo punto, il termine ?popolo? riferito ad Israele, appare per la prima volta, nella bocca del Faraone. Prima ancora degli stessi ebrei, ? quindi un estraneo che riconosce l?identit? comune di tutta la discendenza di Yaakov, il suo carattere di popolo. I discendenti di Israele avevano sin dal principio una quantit? di elementi di coesione che offriva loro una comune identit?, per? ? in uno momento ben determinato della loro evoluzione che si pu? affermare la nascita di un ?popolo?: una identit? collettiva nuova, che raggruppa tutti gli individui, senza annullarli, essendo tale collettivit? qualcosa di distinto dalla loro somma.
Il popolo, per funzionare come tale, deve essere definito tanto all?esterno ? ovvero riconosciuto come tale dai suoi pari ? quanto al suo interno, rendendo partecipe ognuno dei suoi membri, coscientemente e senza alcuna crepa, della identit? collettiva.
Tipico atteggiamento di un certo mondo ebraico ? la ricerca dell?ychus (l?albero genealogico o la condizione sociale) prima di procedere all?eventuale scelta di un partner per la vita. In alcuni mondi in Israele come fuori di esso, le valutazioni di un compagno o di una compagna passano attraverso le origini della famiglia – sefardita, italiana, ashkenazita, curda, marocchina, laica o religiosa – e subito dopo o contemporaneamente si valutano le questioni economiche, le scelte culturali, le parentele eventuali o potenziali. Ovviamente porsi questo tipo di domande o di riflessioni non ? per forza una espressione negativa o classista, ma rischia di diventare una ossessione elitaria quando si perdono di vista i valori ebraici che siamo chiamati a diffondere e costruire attraverso il matrimonio.
In questa parash?, ad esempio, la scelta matrimoniale indicata da Avraham ad Eliezer per cercare una sposa per Isacco non passa n? per l?ychus, n? per valutazioni economiche e sociali. Quando Eliezer sceglie Rivka, Rebecca, non lo fa seguendo i canoni della bellezza (Genesi 24,16) sebbene Rivka fosse bella. Certamente Eliezer non scelse i canoni delle relazioni familiari: Rivka era figlia di Betuel e sorella di Labano, parentele non proprie tra le pi? elevate spiritualmente e tra le pi? limpide, sebbene Rivka fosse comunque figlia della famiglia di origine di Abramo e non cananea, prerequisito essenziale per diventare moglie di Isacco. Se da un lato abbiamo la necessit? di una scelta ?nazionale? per il futuro matrimoniale del nostro popolo, dall?altro la scelta nazionale non deve porsi limiti oltre quelli stabiliti dalla halach?. Read more