Tu B’Shvat a Palermo

Tu B’Shvat a Palermo

La scorsa settimana il mondo ebraico ha celebrato Tu B?Shvat, l?annuale ?Capodanno degli Alberi? e la comunit? di Palermo, seguita da Shavei Israel, si ? unita ai festeggiamenti.

Per saperne di pi? su questa festa vi ricordiamo i nostri articoli di Rav Punturello, qui e qui.

E intanto condividiamo con voi qualche foto del gioioso Seder, all’insegna della gioia della natura che rinasce.

 

Parash? Noach – Una nuova possibilit

Parash? Noach – Una nuova possibilit

Il racconto del Diluvio Universale ? un tema ricorrente in molte culture dalle pi? antiche, come la memoria biblica dell?Arca di No?, fino alla storia Ind? Puranica di Manu, passando per la storia di Deucalione nella mitologia greca o Utnapishtim nell’Epopea di Gilgamesh della mitologia babilonese.

Sembrerebbe quasi che nella memoria arcaica di molti popoli sia esistita una catastrofe il cui ricordo ? giunto fino a noi, sia tramite tradizione orale che testimonianza scritte.

A partire dal 1880, con le prime traduzioni dell’Epopea di Gilgamesh, il mito del Diluvio comincia ad essere rivalutato anche storicamente. Il mondo per cos? dire ?scientifico? laico cominci? a ritenere che dietro il racconto del diluvio ci fosse un evento realmente accaduto, cio? una eccezionale alluvione preistorica avvenuta nell?area mesopotamica.

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I Bnei Anusim portoghesi celebrano Tu B’Shvat

I Bnei Anusim portoghesi celebrano Tu B’Shvat

La festa ebraica di Tu B’shvat ? conosciuta anche come “Rosh HaShan? degli alberi”. E cosa c’? di meglio per iniziare qualcosa di nuovo se non piantare degli alberi?

Molti ebrei sfruttano l’occasione di festa per passeggiare nei campi, seminare e fare scampagnate. E’ un segno di solidariet? per le generazioni future (che apprezzeranno gli alberi piantati adesso) e sottolinea il lato pi? naturistico dell’ebraismo che accompagna lo studio della Tor? e la preghiera.

Quest’anno, gli studenti di Rav Elisha Salas – nostro emissario in Portogallo e Spagna – hanno adottato la tradizione di Tu B’Shvat piantando alcuni alberi, sconfiggendo cos? la pioggia e la neve delle fredde giornate di febbraio.

Gruppi di Bnei Anousim si sono riuniti nelle cittadine di Alicante e Belmonte, cos? come a Lisbona.

 

Rabbi Salas si ? unito al gruppo di Belmonte, dove le festivit? sono iniziate di Shabbat con un sedere cabalistico di Tu B’Shvat, con diverse variet? di frutti e vino. Tutto era preparato dagli studenti di Rav Salas nel Beit HaAnusim, il centro culturale di Shavei Israel a Belmonte.

Abbiamo foto dei diversi luoghi di festa.

Belmonte

Alicante

Lisbona

Tu B’Shvat – Potenzialit? e impegno

di Rav Pinhas Punturello

La Mishn? Rosh HaShan?, 1,1 ci informa che Bet Shammai fissa il capodanno degli alberi il primo di Shevat, mentre Bet Hillel il 15 di Shevat, giorno nel quale ? stato poi stabilito il capodanno degli alberi, il Rosh HaShan? Lailanot.

Come mai esiste questa differenza nella scelta della data tra le due scuole e come mai l?halach? ? stata fissata secondo l?opinione di Bet Hillel?

Il grande maestro italiano del 1500, Rav Ovadya di Bertinoro, commentando questo passo della Mishn? insegna che questa data, il capodanno degli alberi, serviva da spartiacque per il calcolo dei frutti maturati che andavano inseriti nel calcolo della decima per un anno o il successivo. In questo commento, per?, non troviamo nessuna spiegazione rispetto alla diversit? di opinione tra le due scuole ed i due maestri.

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E? il Talmud, sempre Rosh HaShana 14a, che ci suggerisce una strada interpretativa: per Shammai e chi lo interpreta il primo di Shevat ? gi? caduta tutta la pioggia della stagione invernale, sebbene l?inverno non sia ancora terminato, per Hillel, sebbene la maggior parte delle piogge siano cadute, resta potenzialmente in essere l?inverno che potrebbe portare ulteriori piogge. Cominciamo a vedere, nell?orizzonte della distanza tra il primo di Shevat ed il 15, tra Bet Shammai e Bet Hillel, una strada interpretativa che si sviluppa tra atto e potenza, tra ci? che ? e ci? che potrebbe essere.

Nel trattato di Shabbat 21b, quando le due scuole si trovano a discutere di Channukk?, Shammai stabilisce che la channukki? vada accesa in ordine decrescente, cominciando da otto candele e scendendo fino ad una per l?ultimo giorno della festa, mentre Hillel segue l?ordine crescente da una ad otto, che ? poi l?ordine stabilito dalla halach?. Shammai interpreta l?accensione in ordine decrescente ponendo la sua attenzione sui giorni gi? cominciati e sul fatto che il senso della festa ? gi? compiuto nello stesso momento in cui la festa inizia, Hillel invece pone la propria attenzione sui giorni di Channukk? che arriveranno e sul fatto che ?si cresce in santit? e non si decresce?. Anche in questo caso Shammai sottolinea l?importanza dell?atto, della determinazione di ci? che ? gi? compiuto, mentre Hillel pone il proprio orizzonte interpretativo sul senso di ci? che ? ancora in divenire, che pu? ancora essere.

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