Una grande gioia per Shavei Israel in Colombia

Una grande gioia per Shavei Israel in Colombia

Un grande mazal tov al nostro Rav Shimon Yehoshua, emissario di Shavei Israel in Colombia, per il suo matrimonio con Helen, originaria di Bogot?. Il matrimonio si ? svolto questa settimana nella citt? della sposa!

Al matrimonio hanno partecipato le autorit?, gli amici e i parenti da tutto il mondo; tra questi il rabbino capo di Bogot? Rav Alfredo Goldschmidt, Rav Elad Villegas direttore dell’ACIC (Associazione comunit? Israeliane in Colombia), Rav Asher Abrabanel rabbino della comunit? Maguen Avraham di Cali, e il padre con il fratello dello sposo, assieme a tutta la loro famiglia arrivati appositamente da Israele, cos? come la madre e le zie in arrivo dall’Argentina.

Rav Shimon Yehoshua ? nato in Argentina e ha conseguito l’ordinazione rabbinica presso il Beit Hamidrash Hasefaradi di Gerusalemme. E’ anche allievo dell’Amiel Institute che prepara i rabbini per la Diaspora. Ha fatto da rabbino nella citt? tailandese di Pattaya ed ? stato coordinatore di Bnei Akiva per l’America Latina. Ha lavorato anche in scuole ebraiche in Argentina, prima di diventare nostro emissario in Colombia, creando contatti con le comunit? Bnei Anusim dei paesi vicini, Ecuador e Guatemala per esempio. Rav Shimon lavora con Shavei da pi? di sei anni. Ha assistito molte famiglie nel loro ritorno alle proprie radici ebraiche e nell’aliy? in Israele.

Auguriamo a Rav Yehoshua e sua moglie Helen, una vita piena di gioie e benedizioni, e che assieme possano aiutare il popolo ebraico!

E qui il video della chupp? sotto alla quale vengono dette le 7 benedizioni

Sulle rovine di una sinagoga in Calabria, il primo matrimonio ebraico in 1500 anni

Sulle rovine di una sinagoga in Calabria, il primo matrimonio ebraico in 1500 anni

Questo articolo ? apparso su Arutz Sheva, ecco qui la nostra traduzione.

Per la prima volta in pi? di 1500 anni, le rovine di una sinagoga risalente al IV secolo, in Calabria, hanno fatto da sfondo per un matrimonio ebraico.

Roque Pugliese e Ivana Pezzoli, ambedue di origini Bene Anusim (discendenti degli ebrei del Regno spagnolo, forzatamente convertiti al cattolicesimo durante l’Inquisizione), si sono sposati la scorsa settimana sotto la chupp? (baldacchino nuziale) in una cerimonia emozionante e unica sul sito della sinagoga, la seconda pi? antica mai ritrovata in Europa.

I genitori del dottor Pugliese hanno nascosto le loro radici ebraiche durante la sua infanzia in Calabria e Argentina. Dopo avere riscoperto le sue radici, Pugliese ha deciso di fare un ritorno formale all’ebraismo con l’assistenza di Shavei Israel.

Mentre la dottoressa Pezzoli ? cresciuta con alcune tradizioni ebraiche in famiglia, anche se non ne conosceva il motivo. Dopo avere fatto ricerche approfondite, ha scoperto di avere antenati ebrei e ha iniziato a studiare intensamente l’ebraismo per pi? di otto anni prima di fare una conversione formale.

Pugliese e Pezzoli, ambedue medici nell’ospedale della localit? dove risiedono, adesso vivono da ebrei osservanti.

Il matrimonio ? avvenuto marted? 4 giugno, nell’area archeologica adiacente a Bova Marina, dove sono stati ritrovati i resti di una sinagoga nel 1983, durante l’asfaltamento di una strada. Sono venuti anche alla luce un mosaico policromo con la rappresentazione di una mener?, uno shofar, un lulav ed un etrog, cos? come le nicchie di un Aron HaKodesh, detto Arca per contenere i rotoli di Tor?. Le rovine sono rivolte a Gerusalemme, ovviamente. Pugliese e Pezzoli hanno scelto il parco archeologico proprio per onorare i propri antenati.

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Parash? Chay? Sar? – Le giuste scelte matrimoniali

Parash? Chay? Sar? – Le giuste scelte matrimoniali

Tipico atteggiamento di un certo mondo ebraico ? la ricerca dell?ychus (l?albero genealogico o la condizione sociale) prima di procedere all?eventuale scelta di un partner per la vita. In alcuni mondi in Israele come fuori di esso, le valutazioni di un compagno o di una compagna passano attraverso le origini della famiglia – sefardita, italiana, ashkenazita, curda, marocchina, laica o religiosa – e subito dopo o contemporaneamente si valutano le questioni economiche, le scelte culturali, le parentele eventuali o potenziali. Ovviamente porsi questo tipo di domande o di riflessioni non ? per forza una espressione negativa o classista, ma rischia di diventare una ossessione elitaria quando si perdono di vista i valori ebraici che siamo chiamati a diffondere e costruire attraverso il matrimonio.

In questa parash?, ad esempio, la scelta matrimoniale indicata da Avraham ad Eliezer per cercare una sposa per Isacco non passa n? per l?ychus, n? per valutazioni economiche e sociali. Quando Eliezer sceglie Rivka, Rebecca, non lo fa seguendo i canoni della bellezza (Genesi 24,16) sebbene Rivka fosse bella. Certamente Eliezer non scelse i canoni delle relazioni familiari: Rivka era figlia di Betuel e sorella di Labano, parentele non proprie tra le pi? elevate spiritualmente e tra le pi? limpide, sebbene Rivka fosse comunque figlia della famiglia di origine di Abramo e non cananea, prerequisito essenziale per diventare moglie di Isacco. Se da un lato abbiamo la necessit? di una scelta ?nazionale? per il futuro matrimoniale del nostro popolo, dall?altro la scelta nazionale non deve porsi limiti oltre quelli stabiliti dalla halach?. Read more

L’emissario di Shavei Israel celebra il suo primo matrimonio in El Salvador

L’emissario di Shavei Israel celebra il suo primo matrimonio in El Salvador

Il 9 di ottobre ? stato una giornata di grande gioia, molte emozioni e di atmosfera felice per le famiglie della comunit? Beit Israel in San Salvador. Rav Elisha Salas, che da poco ha iniziato la sua attivit? come emissario di Shavei Israel per la comunit? locale di Bnei Anousim, ha condiviso con noi alcune foto di questi meravigliosi eventi.

Tra questi – il matrimonio di Yehudit Bat Abraham e Moises Hernandez, il primo matrimonio condotto da Rav Salas in veste di rabbino della comunit? in El Salvador. Secondo il nostro emissario, il matrimonio si ? celebrato in un’atmosfera piena di amore, dove tutta la comunit? si ? sentita una unica grande famiglia.

“Questa ? la viva Nazione di Israele”, ha detto Rav Salas. “Nel bel mezzo di un luogo dove ha sofferto a lungo, oggi ci sentiamo amati e accettati grazie a Dio e grazie a Shavei Israel”.

Dopo 49 anni, un matrimonio ebraico ? stato celebrato nella Sinagoga del Piazzo a Biella

Dopo 49 anni, un matrimonio ebraico ? stato celebrato nella Sinagoga del Piazzo a Biella

E’ stato da poco pubblicato un articolo su di un matrimonio che si ? svolto nell’antico quartiere ebraico di Biella, il Piazzo. In realt? Angela Ferrari (64 anni) e Alberto Cal? (72 anni), sono gi? sposati da 44 anni. Dopo avere studiato e fatto una conversione ufficiale con Shavei Israel, hanno potuto celebrare il loro?matrimonio secondo la legge ebraica.

?E Isacco introdusse Rebecca nella tenda di Sara sua madre, si un? a lei, s? che ella gli divenne moglie e la am??. Da questo passo della Genesi (24:67) prende origine la consuetudine ebraica di celebrare i matrimoni sotto alla chuppah, un baldacchino sotto il quale si riuniscono gli sposi e che simboleggia l?unione e la coabitazione di uomo e donna nel vincolo nuziale. Dopo 49 anni, lo scorso 29 luglio, la Sinagoga del Piazzo, il quartiere medievale di Biella, ha festeggiato nuovamente l?unione di due sposi, Alberto Cal? e Angela Ferrari Cal?. L?ultimo matrimonio, quello della biellese Eva Coen Sacerdotti Scialtiel, era stato celebrato nel 1969, dal Rabbino Sergio Sierra della Comunit? di Torino.

Gli attuali sposi, Alberto e Angela, seppur residenti per lo pi? in Israele, hanno scelto di sposarsi nella Sinagoga del Piazzo con una scelta dettata dall?affetto, la propria Comunit? – di cui lo sposo ? consigliere – e dal legame che i Cal? mantengono con Biella. Alberto Cal?, adolescente, fece il suo bar mitzvah (maggiorit? religiosa) nella Sinagoga del Piazzo, celebrato da suo nonno, Rav Gustavo Cal?, ultimo rabbino capo della Comunit? ebraica di Vercelli con Biella nell?immediato dopoguerra, dopo la Shoah e la relativa dispersione degli ebrei dalle nostre province. Rav Cal?, uomo colto, gi? Rabbino di Verona nel 1907, di Corf? fino al 1918, di Bengasi, di Pitigliano fino al 1924, di Mantova dal 1927, fu nominato rabbino di Vercelli nel 1946.

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I discendenti dei Chuetas celebrano il loro matrimonio ebraico, in Israele – per la prima volta in 500 anni!

I discendenti dei Chuetas celebrano il loro matrimonio ebraico, in Israele – per la prima volta in 500 anni!

La scorsa settimana, Shavei Israel ha partecipato con commozione al matrimonio di Antonio (Pinchas)?Pi?a Florit e Xisca (Iscah) Oliver Valls, ambedue discendenti dei Chuetas di Palma di Maiorca. L’evento ? stato unico nel suo genere, visto che in 500 anni non si ? mai svolta una cerimonia simile! Per pi? di 500 anni i Chuetas (discendenti dai primi abitanti ebrei dell’isola spagnola di Maiorca, convertiti forzatamente al cattolicesimo secoli fa) non avevano il diritto di sposarsi secondo le leggi ebraiche.

Pinchas ha seguito un viaggio spirituale verso l’ebraismo, attraverso una conversione ufficiale. Oggi ? uno chef di successo, famoso autore di diversi libri di cucina e maggiore esperto della speciale cucina di Maiorca. Assieme alla moglie, ? arrivato in Israele appositamente per stare sotto la chupp?, nel matrimonio celebrato dal nostro Rav Eliyahu Birnbaum, che ha anche organizzato un ricevimento per la coppia ad Efrat. Anche Rav Nissan Ben Abraham, ? gi? emissario di Shavei Israel a Palma, ha partecipato al grande evento e ha dato una benedizione alla coppia in catalano.

Auguriamo agli sposi un grande MAZAL TOV e, con grande piacere, condividiamo alcune foto e dei video del matrimonio.

Uno dei video mostra il momento pi? commovente di tutta la cerimonia, Pinchas che dedica una poesia in catalano a sua moglie.

Foto di Laura Ben-David

Il matrimonio si ? svolto in una yeshiv? vicino a Gerusalemme:

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Pinhas e Linor – Una storia d’amore Bnei Menashe

Pinhas e Linor – Una storia d’amore Bnei Menashe

Che piacere avere celebrato con Pinhas e Linor, un matrimonio che hanno atteso per cinque lunghi anni, fino a quando non hanno fatto ambedue aliy? in Israele. La nostra Laura Ben-David, ospite al matrimonio, ha fatto le foto di questo evento da favola.

Unitevi a noi nell’augurare MAZAL TOV alla coppia!

 

Parash? Emor – Il ruolo del sacro

Parash? Emor – Il ruolo del sacro

Esiste un ruolo storico ed un ruolo contemporaneo ed invisibile del Cohen. Il ruolo storico ? quello che conosciamo attraverso la Tor?, rispetto alla sua presenza nel Bet HaMikdash, rispetto al suo essere persona fisica di incontro tra Dio e uomo, tra rito e Shechina otre la stessa ritualit?.
In nome di questo ruolo i primi versetti della nostra parasha di Emor delimitano e definiscono lo spazio ben definito e ben delimitato che il Cohen ha per la propria vita privata sia in positivo che in negativo. Allo spazio del dolore il Cohen pu? concedere solo lo stretto ambito familiare ed allo spazio positivo come quello matrimoniale il Cohen pu? concedere solo gli spazi che la Tor? delimita: il Cohen non pu? sposare una divorziata o ?una ghioret.
? davvero difficile comprendere le richieste della Tor? in questo senso perch? ? chiaro che a livello emotivo ci ? difficile seguire la logica di una imposizione matrimoniale che impone al Cohen di non poter sposare una donna ebrea che sia divorziata o ghioret.

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Matrimonio di gruppo Bnei Menashe – Secondo Round

Matrimonio di gruppo Bnei Menashe – Secondo Round

A seguito della loro aliy? in Israele e la conversione formale all’ebraismo, le coppie Bnei Menashe gi? sposate in India hanno la possibilit? di entrare sotto la chupp?, grazie a Shavei Israel che organizza per loro una “seconda” cerimonia di nozze, secondo la legge ebraica.

Nove coppie Bnei Menashe si sono gi? sposate a dicembre. La scorsa settimana, un secondo gruppo, di otto coppie, si ? sposato a Kfar Hasidim, centro di assorbimento dove vivono i nuovi immigrati.

Ecco alcune foto…

 

E qualcuna ancora…

Nove coppie di immigrati Bnei Menashe si sposano in una cerimonia di gruppo in Israele

Nove coppie di immigrati Bnei Menashe si sposano in una cerimonia di gruppo in Israele

Nove coppie Bnei Menashe, tutte immigrate dal Manipur in India lo scorso mese, si sono sposate questa settimana in una cerimonia di gruppo nel centro di assorbimento di Shavei Israel a Kfar Hasidim, secondo la legge ebraica subito dopo la formale conversione.

Le nove coppie fanno parte di un gruppo di 162 immigrati appena arrivati in Israele grazie a Shavei Israel. Arrivano tutti dall’India nord-orientale, centro maggiore per le comunit? Bnei Menashe. I nuovi immigrati si vogliono stabilire a Tiberiade in Israele, non appena lasciato il centro di Kfar Hasidim.

“Dopo avere realizzato il sogno di fare aliy? e tornare al popolo ebraico, le nove copie Bnei Menashe adesso hanno un’ulteriore motivo per celebrare”, ha detto il presidente di Shavei Israel, Michael Freund.”Si sono risposati seguendo una tradizionale cerimonia ebraica che simboleggia anche la nuova vita che stanno costruendo nello Stato Ebraico. Auguriamo loro di cuore mazal tov e tanta gioia, salute e successo qui in Israele”. Read more