Parash? Ki Tiss? – Quando si confonde la sicurezza con l’inerzia

Parash? Ki Tiss? – Quando si confonde la sicurezza con l’inerzia

Prima di salire sul Monte Sinai, Mosh? avverte il popolo di Israele che vi rester? per quaranta giorni e quaranta notti, ovvero per il tempo in cui il Creatore gli doner? la Tor? che egli dovr? insegnare al Suo popolo.

?E Mosh? tard??? dice la Tor? ed il Talmud interpreta che il ritardo fu di non pi? di sei ore: secondo il calcolo del popolo Mosh? avrebbe dovuto discendere all?alba, invece non apparve fino alla met? del giorno. Furono sufficiente sei ore fugaci per fare in modo che si consumasse una delle pi? grandi tragedie spirituali della storia del popolo di Israele. Avendo necessit? di sicurezza, un popolo che conservava la propria indole di schiavo, dovette crearsi una divinit? priva di volont? propria, che agisse su comando di coloro che l?avevano creata, fingendo di governare ed indirizzare.

Di fronte all?assenza di Moshe, di fronte alla lontananza dal suo carisma, l?angoscia non ammette scelte intermedie: il popolo si rivolge ad Aharon e gli chiede la costruzione di un vitello d?oro che diventi una divinit? da quel momento in poi. L?ansia pu? indurre a scelte radicali.

Di fronte ad un ritardo di sei ore, presi dalla disperazione, nessuno fu capace di pensare ad una soluzione transitoria che era invece cos? vicina: proprio Aharon, fratello di Moshe e sacerdote scelto dal Creatore, che aveva a sua volta un preparazione sufficiente per assumere completamente la guida del popolo fino al ritorno di Mosh?. Per? nessuno lo sollecit? in tal senso, anzi vollero che egli si assumesse la responsabilit? di costruire l?idolo che sostituisse non gi? Mosh?, ma Dio stesso.

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Parash? Behar Sinai – Che cosa ? la libert

Parash? Behar Sinai – Che cosa ? la libert

Esistono due parole bibliche per libert?. Una ? chofshi/chofesh, ???? ????? utilizzata con il precetto della libert? degli schiavi (come ? scritto in Esodo 21, 2).? Questa stessa parola ? usata nell?inno nazionale di Israele, Hatikva, che cita ?i duemila anni di speranza di essere un popolo libero (?? ????? ??????) nella nostra terra”.

L?altra parola ? dror, ???? che viene usata nel contesto dell?anno del Giubileo, parola anche scolpita nella Campana della Libert? a Filadelfia: ?Proclamate la libert? (dror ????) in tutto il paese per tutti gli abitanti.? (Levitico. 25,10), che si trova esattamente nella parash? di Behar Sinai.

Il Dror ? la libert? di movimento, di commercio, una libert? che ben si adatta ad una societ? che per la prima volta si affaccia alla vita collettiva in una nuova terra. Read more

L’emissario di Shavei Israel tiene una lezione di legge ebraica presso l’Universit? di Cracovia

L’emissario di Shavei Israel tiene una lezione di legge ebraica presso l’Universit? di Cracovia

Gli studenti dell’Universit? Jagellonica di Cracovia hanno partecipato a una lectio speciale sulla Legge Ebraica, tenuta dall’emissario di Shavei Israel presso la citt? polacca. Rav Avi Baumol ha offerto agli studenti polacchi, in gran parte non ebrei, delle nozioni fondamentali sulle corti ebraiche, sul genere di legge che si trova nella Torah, e cosa ben importante – sulle leggi di Dio e le leggi degli uomini.

Erano presenti 83 persone.

Il luogo della lezione era particolarmente significante: prima della seconda guerra mondiale, il 31% degli studenti presso l’Universit? Jagellonica erano ebrei. Era la prima volta in cui Rav Baumol parlava in questo ateneo.

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Parash? Devarim – L’insegnamento ebraico

Parash? Devarim – L’insegnamento ebraico

Il libro del Deuteronomio, Devarim, ? l’ultimo libro del Pentateuco, quello che pi? di ogni altro esprime la necessit? della partecipazione e della responsabilit? umana per attuare pienamente il progetto divino nel mondo.

Rav Shimshon Refael Hirsch spiega che Devarim ? il libro che avrebbe accompagnato Israele nella sua nuova vita dal deserto alla costruzione di una societ? ebraica in Eretz Israel. ? il libro degli insegnamenti morali, della legge, della presenza divina che smette di essere sovrannaturale come durante il cammino nel deserto e diventa quotidianit? o per meglio dire diventa obbligo di costruzione di una quotidianit? che si richiami costantemente al Divino.

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