Giornata della Memoria in Italia

Giornata della Memoria in Italia

Le ultime settimane in Italia sono state segnate da un numero di eventi speciali, particolarmente significativi per le comunit? Bnei Anusim locali, sparse in tutto il Meridione. Parte di questi eventi erano connessi alla Giornata della Memoria, che commemora le persone assassinate durante la II guerra mondiale. Infatti, uno degli incontri principali si ? svolto vicino all’infausto campo di Ferramonti di Tarcia in Calabria, il pi? grande dei 15 campi di concentramento creati dal regime di Mussolini.

La prima cerimonia si ? svolta nel Teatro Morelli di Cosenza con la partecipazione di diversi relatori a rappresentanza delle associazioni. Tra questi vi erano la dottoressa Patrizia Spadafora e la dottoressa Anna Golotta, Virginia Holper Monis, e Roque Pugliese il rappresentante della comunit? ebraica di Napoli responsabile per i piccoli gruppi ebraici della regione. Un’altro evento si ? svolto nella citt? di Reggio, nella Sala Calipari del Palazzo della Regione. All’evento hanno partecipato sia ebrei che non ebrei da tutta Italia, tra cui circa 500 studenti delle universit? e dei licei della zona, e 150 cadetti della polizia.

Inoltre, la scorsa settimana ? stata significativa per gli ebrei della comunit? di Cagliari che hanno organizzato un emozionante shabbaton, con tante ore di studio intenso, assieme all’emissario di Shavei Israel Eitan Della Rocca. Eitan ha parlato della porzione di Torah settimanale e ha organizzato attivit? festive per tutti i partecipanti.

Breve cronistoria dei principali eventi e peculiarit? storiche del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia

Breve cronistoria dei principali eventi e peculiarit? storiche del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia

Un interessante articolo di Simona Celiberti:

Ferramonti era una contrada paludosa e malarica del comune di Tarsia (provincia di Cosenza) sottoposta nella seconda met? degli anni ’30 ad opere di bonifica da parte della ditta Eugenio Parrini di Roma, un faccendiere molto vicino al regime fascista. Dovendo il governo fascista costruire dei campi di internamento per questi Ebrei stranieri e per tutti i cittadini di paesi nemici rimasti in Italia, Parrini fece in modo che la scelta della loro collocazione ricadesse nei suoi cantieri di bonifica in modo da utilizzare le strutture gi? presenti e ottenere il monopolio nello spaccio alimentare. Nacquero cos? i campi di Pisticci (MT), riservato soprattutto a oppositori politici italiani, e il campo di Ferramonti di Tarsia (CS), destinato ad Ebrei e cittadini stranieri nemici. Conseguentemente, il 4 giugno 1940, Eugenio Parrini si reca al Comune di Tarsia per reclamare un appezzamento di terreno demaniale attiguo al suo cantiere di bonifica di Ferramonti in modo da iniziare la costruzione del campo.

Il Campo di Ferramonti di Tarsia fu l?unico esempio di un vero campo di concentramento costruito dal governo fascista a seguito delle leggi razziali e rappresenta storicamente il pi? grande campo di internamento italiano. A partire dal giugno 1940 vi transitarono circa 3000 internati. Il Campo si estendeva su un?area di 16 ettari ed era composto da 92 baracche di varia dimensione, molte delle quali con la classica forma ad “U” e forniti di cucina, latrine e lavabi comuni.

Dal giugno 1940 la direzione del Campo fu affidata al Commissario di Pubblica Sicurezza Paolo Salvatore. Il Direttore era affiancato da un Maresciallo e da 10 agenti di P.S. Accanto a questi, vi era un reparto di camicie nere della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) reclutate dai paesi limitrofi. Dal gennaio 1943 Salvatore, accusato di essere troppo tollerante con gli internati, fu sostituito per poche settimane da Leopoldo Pelosio e successivamente da Mario Fraticelli, anch’essi commissari di P.S. Per tutto il periodo di attivit? del Campo, il Maresciallo fu sempre Gaetano Marrari.

Dal 20 giugno 1940 il campo entr? in funzione con l?arrivo dei primi due gruppi di Ebrei stranieri: circa 460 uomini arrestati in varie citt? dell?Italia centro-settentrionale e costretti ai lavori forzati per costruire il resto del campo.

Nel settembre del 1940 arriv? a Ferramonti un gruppo di Ebrei profughi da vari paesi europei che si ritrov? bloccato a Bengasi (Libia), diventata territorio italiano, in attesa di un trasporto verso la Palestina. Si trattava di un gruppo eterogeneo di circa 300 Ebrei, fra cui anche diverse donne e bambini. La loro presenza provoc? il primo cambiamento sociale nel Campo con la presenza di intere famiglie. Read more

I Giorni della Memoria 2019 in Calabria

I Giorni della Memoria 2019 in Calabria

Shavei Israel sta iniziando una nuova collaborazione in Calabria, grazie anche al sostegno della Comunit? Ebraica di Napoli e di Roque Pugliese.

Molto probabilmente a febbraio, il nostro emissario Eitan Della Rocca si recher? nella regione cos? ricca di storia ebraica.

Qui un articolo di Simona Celiberti nel quale descrive le attivit? previste per i Giorni della Memoria in Calabria.

Storia, memoria, identit?, diritti umani nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia

Il prossimo 27 gennaio 2019 ricorre la commemorazione del Giorno della Memoria, formalmente istituita dallo Stato italiano con la legge 211 del 20 luglio 2000. La ricorrenza ha una portata internazionale ed ? celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata di commemorazione delle vittime dell?Olocausto. Il Comune di Tarsia, anche quest?anno, fa s? che il Giorno della Memoria sia utile per rendere la Memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. Solo ricordando quello che ? stato, guardando indietro per guardare avanti, possiamo salvaguardare il tenore della nostra vita democratica oggi.

Le iniziative, organizzate per il 2019 si svolgeranno non sono nel Campo di Internamente ma anche a Cosenza, a Rossano, sono state sviluppate dalla stretta sinergia tra il Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, il Consigliere Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro e i volontari della Memoria, hanno avuto inizio il 14 gennaio con la inaugurazione della mostra itinerante?? ?Viaggio nella Memoria ? Binario 21? a cura dell?I.I.S. ITE ?V. Cosentino? a Rende.

Il 23 gennaio, presso la Biblioteca Gustav Brenner del Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia, si terr? la presentazione del volume Foto e racconti; dal web al cartaceo; alchimie letterarie, a cura della Casa Editrice Brenner.

Il 25 gennaio, alle 9.30, nella Sala conferenze del Campo, grazie alla collaborazione con I Parchi Letterari?, si parler? di un ex internato, Ernst Bernhard, un ?maestro scomodo?, della sua opera di psicoterapeuta junghiano e fondatore della Associazione Italiana di Psicologia Analitica.? Ospiti della giornata, oltre il Sindaco di Tarsia e il Consigliere delegato alla cultura Comune di Tarsia, il Presidente de I Parchi Letterari?, Stanislao de Marsanich, Mario Ganz – Psicologo e psicoterapeuta Junghiano, studioso di Bernhard, Teresina Ciliberti ? Consulente letteraria del Comitato Dante Alighieri di Cosenza e del Museo della Memoria. Subito dopo, un videomessaggio da parte dell?Ambasciatore di Ferramonti per l?America Latina, Damian Dellaqueva, sul tema dei diritti umani e progettualit? culturale. Il momento pi? emozionante della giornata sar? certamente la presentazione del quadro ?Calabrische Elegie?, opera del Maestro Fingesten, donato da Riccardo Ehrman, ex internato del campo di Ferramonti di Tarsia, di cui un piccolo particolare ? riportato nella locandina di presentazione degli eventi. Read more

Il nuovo emissario di Shavei Israel si prepara a Chanukk

Il nuovo emissario di Shavei Israel si prepara a Chanukk

Gli ebrei di Cagliari hanno una ricca e antica storia che arriva fino all’impero romano. Da allora la comunit? ha vissuto tempi di prosperit? ma anche di disgrazia, fino a scomparire a causa degli infausti editti di espulsione del 1493; poi per? ? rinata nonostante le persecuzioni e le difficolt?. La festa di Chanukk? sar? davvero molto speciale per i Bnei Anusim del capoluogo: celebreranno con Eitan Della Rocca, il nuovo emissario di Shavei Israel per l’Italia.

Eitan, originario di Roma, sta attualmente studiando presso il Collegio Rabbinico Italiano, per diventare rabbino e si sta anche laureando in psicologia. Ha vissuto diversi anni in Israele dove ha frequentato sia la Yeshiva HaKotel di Gerusalemme, e ha prestato servizio nell’IDF, l’esercito israeliano nell’unit? Kfir.

Nell’ambito del suo lavoro per Shavei Israel, Eitan terr? incontri sulla Torah e le tradizioni ebraiche, organizzer? attivit? per gli ebrei di tutta l’Italia meridionale. Il primo evento programmato ? uno Shabbaton per lo Shabbat di Chanukk? che si concluder? con una speciale accensione delle candele l’8 dicembre.

Vi aspettiamo!

Viaggio nella Napoli Ebraica – Parte III

Viaggio nella Napoli Ebraica – Parte III

Continuiamo il racconto sulla Napoli Ebraica, pubblicato da Ariel Borestein sul giornale israeliano Israel HaYom a questo link. ?I precedenti episodi tradotti in italiano, si trovano sul nostro blog www.anousimitalia.shavei.org

Il lavoro alle radici

L’organizzazione Shavei Israel ? stata fondata circa 15 anni fa da Michael Freund, per aiutare i discendenti dei Marrani in tutto il mondo. Le attivit? in Italia meridionale sono iniziate quando l’UCEI ha trovato interessante il fenomeno. I membri dell’Unione volevano organizzare eventi culturali in vari luoghi d’Italia, e presentare il mondo ebraico ad un pubblico di ebrei e non. Arrivarono nel Sud aspettandosi qualche decina di ascoltatori, si stupirono vedendo centinaia di persone ad ogni incontro. Inoltre, dopo ogni conferenza, decine di persone scrivevano chiedendo cosa fare per potere ufficialmente riconoscere le proprie radici ebraiche.

Secondo Freund, questo risveglio testimonia l’enorme forza dello spirito ebraico che non ha ostacoli in questo mondo – nemmeno le minacce e le intimidazioni combinate con il fattore tempo – lo possono estinguere: “I loro padri ci sono stati portati via con la forza contro la loro volont?, sequestrati, secondo le brutali persecuzioni dell’Inquisizione. Ora che i loro discendenti bussano alle nostre porte comunitarie e chiedono di tornare a casa, abbiamo il dovere morale, storico ed ebraico di aiutarli”.

Dovrebbe Israele prendere l’iniziativa e localizzare i discendenti dei Marrani?

“Innanzitutto, ? giunto il tempo per lo Stato di Israele e per il Popolo Ebraico di riconoscere questo meraviglioso fenomeno di ritorno degli Anusim alla nostra gente e agire di conseguenza, per rafforzare cos? il Popolo Ebraico e lo Stato d’Israele. Questa ? la chiusura di un ciclo storico senza precedenti negli annali delle nazioni. Anche se qualcuno scopre di avere radici ebraiche e sceglie di restare cattolico a Napoli, il solo fatto che capisca la sua vicinanza con il popolo ebraico lo render? pi? amichevole, pi? attento al nostro popolo e sicuramente non sar? un antisemita o anti-israeliano.” Read more

Gli Ebrei per scelta di San Nicandro in Puglia

Gli Ebrei per scelta di San Nicandro in Puglia

Questo articolo di Itamar Eichner ? apparso nel giornale israeliano, molto letto, Ynet.

“Un remoto villaggio dell’Italia Meridionale contiene tra le sue mura una sinagoga piccola e unica nel suo genere,?virtualmente sotto controllo femminile. Tutto ? iniziato circa un secolo fa, quando il “profeta” Donato Manduzio si ? innamorato dell’ebraismo e ha riunito una comunit? di fedeli. Dopo che dozzine di residenti si sono convertite e hanno fatto?Aaliyah, sono rimaste solo le donne che hanno sposato gentili del luogo. Adesso, tutti insieme, celebrano lo Shabbat e le feste ebraiche, mangiano solo cibo kosher e studiano Torah. “Ogni?giorno, quando prego”, ci dice Grazia Sochi, “sogno di essere al Muro del Pianto a Gerusalemme”.?

La sezione femminile di questa sinagoga cos? originale, ? tre volte pi? ampia di quella maschile. Le donne della comunit? mantengono una florida vita ebraica nel cuore di un’area fortemente cattolica. Molti dei loro mariti sono cattolici e molti abitanti di San Nicandro non sono nemmeno considerati ebrei secondo la legge ebraica – ma questo non li scoraggia dal sentirsi degli orgogliosi ebrei.

La sinagoga si trova in un piccolo edificio acquistato nel 1994 dalle donne, molte delle quali si occupano di agricoltura, con i soldi che hanno raccolto tra loro, senza nessun aiuto esterno. “Dicevamo ai nostri mariti che un abito costava di pi? e cos? mettevamo insieme la differenza per comprare la sinagoga”, ci dice una con un sorriso furbesco.

Abbiamo visitato il villaggio assieme a Michael Freund, fondatore e presidente di Shavei Israel, e a Rav Pinhas Punturello, emissario dell’organizzazione per l’Italia. Le donne della comunit? erano molto emozionate e ci hanno accolto con canti italiani e ebraici. Siamo stati ospitati da Lucia Guellano Leone, 50 anni, una delle leader della comunit?. Suo marito Matteo, gi? cattolico, si ? convertito assieme a lei e ora lavora come supervisore casher in un pastificio di Bari. Read more

A Gerusalemme la prima presentazione del libro di Rav Pinhas Punturello

A Gerusalemme la prima presentazione del libro di Rav Pinhas Punturello

Il nostro emissario per l’Italia, Rav Pinhas Punturello ha appena pubblicato il suo libro “Napoli, Via Cappella Vecchia 31. Voci ebraiche da dietro il vicolo” con la casa editrice Salomone Belforte di Livorno.

La prima presentazione si svolger? a Gerusalemme il 12 aprile 2018, alle ore 19:30, presso il Museo di Arte Ebraica Italiana U. Nahon in rehov Hillel 25.

Nel corso della serata l’autore presenter? il libro, insieme al Dr. Samuele Rocca.

Vi aspettiamo!

I nostri volontari al servizio di comunit? ebraiche in tutto il mondo

I nostri volontari al servizio di comunit? ebraiche in tutto il mondo

Il lavoro di Shavei Israel in tutto il mondo, per aiutare le comunit? “perdute”, richiama molta attenzione. Non stupisce che persone di tutte le et?, con svariati interessi a dalla diversa provenienza, si uniscano ai nostri progetti dando il loro grandissimo contributo nel sostenere gli ebrei di tutto durante il ritorno alle proprie radici.

L’aiuto che ci offrono ? molteplice. Alcuni organizzano attivit? per le comunit? con le quali hanno un legame culturale diretto: come le donne della comunit? di Beit Shemesh che aiutano Shavei Israel nell’organizzazione delle feste nel centro culturale del luogo, o Alexander Moiseevich che da anni ? il gabbai (sagrestano in senso ebraico) della sinagoga di Vysoki, cittadina della Russia meridionale.

E’ interessante la storia di?Abigail (Marina) Erlich, la cui famiglia ? immigrata dall’Argentina in Portogallo, stabilendosi a Lisbona. Dopo una visita a Belmonte, Abigail ha deciso di seguire i corsi di Rav Elisha Salas, emissario di Shavei Israel, e infine si ? convertita ufficialmente presso un beit-din in Israele. Dopodich? il suo interesse per l’ebraismo ? solo cresciuto e ha deciso di aiutare gli altri nel loro percorso di ritorno. In questo periodo, Abigail ? responsabile dei social media di Shavei Israel in portoghese, cercando di offrire informazioni sulle nostre attivit? al maggior numero di utenti. Abigail partecipa agli eventi della comunit? di Belmonte, parla a?seminari e pubblica suoi articoli.? Read more