Una conferenza su Dona Gracia

Una conferenza su Dona Gracia

La scorsa settimana, il Ma?ani Center di Shavei Israel a Gerusalemme, ha organizzato una conferenza aperta a tutti sulla vita e la personalit? di Dona Gracia Mendes Nasi, una delle pi? ricche e interessanti donne dell’Europa Rinascimentale.

Durante l’incontro, tenuto dall’autore Giorra Barak, ? stato presentato il suo ultimo libro, “Gracia da Lisbona”, dove si racconta la storia della giovane Dona Gracia, la cui famiglia ? stata forzatamente convertita al cattolicesimo. Sullo sfondo, ovviamente, la storia della comunit? ebraica iberica, prima e dopo l’Espulsione del 1492.

In questo e nei prossimi libri, l’autore avviciner? al lettore l’incredibile storia dei Bene Anusim e racconter? del ruolo significativo che i rappresentanti di questa comunit? hanno avuto nella storia mondiale.

Sulle rovine di una sinagoga in Calabria, il primo matrimonio ebraico in 1500 anni

Sulle rovine di una sinagoga in Calabria, il primo matrimonio ebraico in 1500 anni

Questo articolo ? apparso su Arutz Sheva, ecco qui la nostra traduzione.

Per la prima volta in pi? di 1500 anni, le rovine di una sinagoga risalente al IV secolo, in Calabria, hanno fatto da sfondo per un matrimonio ebraico.

Roque Pugliese e Ivana Pezzoli, ambedue di origini Bene Anusim (discendenti degli ebrei del Regno spagnolo, forzatamente convertiti al cattolicesimo durante l’Inquisizione), si sono sposati la scorsa settimana sotto la chupp? (baldacchino nuziale) in una cerimonia emozionante e unica sul sito della sinagoga, la seconda pi? antica mai ritrovata in Europa.

I genitori del dottor Pugliese hanno nascosto le loro radici ebraiche durante la sua infanzia in Calabria e Argentina. Dopo avere riscoperto le sue radici, Pugliese ha deciso di fare un ritorno formale all’ebraismo con l’assistenza di Shavei Israel.

Mentre la dottoressa Pezzoli ? cresciuta con alcune tradizioni ebraiche in famiglia, anche se non ne conosceva il motivo. Dopo avere fatto ricerche approfondite, ha scoperto di avere antenati ebrei e ha iniziato a studiare intensamente l’ebraismo per pi? di otto anni prima di fare una conversione formale.

Pugliese e Pezzoli, ambedue medici nell’ospedale della localit? dove risiedono, adesso vivono da ebrei osservanti.

Il matrimonio ? avvenuto marted? 4 giugno, nell’area archeologica adiacente a Bova Marina, dove sono stati ritrovati i resti di una sinagoga nel 1983, durante l’asfaltamento di una strada. Sono venuti anche alla luce un mosaico policromo con la rappresentazione di una mener?, uno shofar, un lulav ed un etrog, cos? come le nicchie di un Aron HaKodesh, detto Arca per contenere i rotoli di Tor?. Le rovine sono rivolte a Gerusalemme, ovviamente. Pugliese e Pezzoli hanno scelto il parco archeologico proprio per onorare i propri antenati.

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Appunti di viaggio da Guarda, in Portogallo

Appunti di viaggio da Guarda, in Portogallo

Quanto segue ? un estratto degli scritti di Nora Goldfinger, che sta viaggiando tra i quartieri ebraici di Spagna e Portogallo e ha acconsentito a condividere la sua esperienza con noi.

Guarda, Portogallo

Si sa che gli ebrei sono arrivati in Spagna secoli fa. Se ne trova traccia anche negli antichi rotoli di Qumran, che citano la presenza ebraica in Spagna.

In Portogallo invece i primi ebrei sono apparsi nelle regione di Beira solo agli inizi del Duecento, e Guarda fu la prima citt? ad accoglierli.

Trancoso, Covilha e Castelo Branco accettarono immigrati ebrei nel Trecento, viste le persecuzioni antisemite in Spagna e la crescente immigrazione a seguito dell’editto di espulsione del 1492.

I cognomi venivano dati agli ebrei in accordo alla citt? di residenza. Alcuni di questi erano nomi di citt? spagnole:?Caceres, Valladolid, Calahorra, Estela, Navarra, mentre altri dal Portogallo: Estela, Querido, Amado, Adida, Rodrigo, Franco, Caro, Justo, Barzelai, Vizinho etc. Read more

La Fondazione Raoul Wallenberg ha premiato l’arcivescovo Corrado Lorefice per avere donato l’edificio per la Sinagoga di Palermo

La Fondazione Raoul Wallenberg ha premiato l’arcivescovo Corrado Lorefice per avere donato l’edificio per la Sinagoga di Palermo

Consegnata nelle mani di monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, la medaglia ?Raoul Wallenberg? conferita dall?omonima fondazione internazionale in segno di riconoscimento ?per il suo impegno nel dialogo interreligioso?. E in particolare per la donazione di un locale di propriet? della Chiesa palermitana alla neonata sezione ebraica cittadina che in futuro diventer? una sinagoga e un luogo di studio. Donazione che da molti ? stata definita storica, a oltre cinque secoli dalla cacciata degli ebrei dalla Sicilia.
?Una giornata ricca di significati? ha sottolineato il vicepresidente dell?Unione delle Comunit? Ebraiche Italiane Giulio Disegni, intervenuto oggi alla cerimonia tenutasi al palazzo arcivescovile insieme tra gli altri alla delegata della sezione ebraica palermitana Evelyne Aouate e al rabbino Pierpaolo Punturello in rappresentanza dell?associazione Shavei Israel. A prendere la parola anche, oltre allo stesso Lorefice, il direttore dell?Ufficio per l?Ecumenismo e il Dialogo interreligioso Pietro Magro; il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vicepresidente della Fondazione Wallenberg Guillermo Bruschtein e Silvia Costantini, vice presidente della Fondazione per l?Europa, che ha letto un messaggio inviato agli organizzatori dall?ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Oren David.
Palermo come luogo di rilancio di una cultura ebraica viva. Una sfida che sar? alimentata anche in occasione della prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica (domenica 10 settembre) con il capoluogo siciliano designato citt? capofila per l?Italia.

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Anche il New York Times parla della nostra comunit? di Palermo!

Anche il New York Times parla della nostra comunit? di Palermo!

In un articolo di Elisabetta Povoledo, il New York Times parla della comunit? di Ben? Anusim di Palermo che Shavei Israel segue da anni.

L’articolo, corredato dalle bellissime foto di Gianni Cipriano, descrive la storia degli Ebrei di Sicilia e la rinascita della comunit? che a breve avr? la sua sinagoga – la prima in 500 anni – nel cuore di Palermo. E ovviamente si parla del nostro inviato in Italia, Rav Pinhas Punturello.

Per leggere l’articolo?cliccare qui.