Le urla silenziose delle vittime dell’Inquisizione in Sicilia

Le urla silenziose delle vittime dell’Inquisizione in Sicilia

Nella Piazza Marina a Palermo, vicino al mare, si trova la raffinata struttura medievale che contiene tra le sue mura la terrificante testimonianza di uno dei capitoli pi? bui della storia europea.

Con le sue mura imponenti, da fortezza, il Palazzo Chiaramonte – meglio conosciuto come Steri – ? uno dei luoghi pi? importanti della citt?, un luogo tormentato che molti avrebbero preferito dimenticare.

Dal 1601 al 1782 il luogo?ha fatto da quartier generale alla “Santa Inquisizione”, un’istituzione che diede la caccia in maniera poco santa ai sospettati di eresia, settarismo e ovviamente ai giudaizzanti in segreto, detti anche cripto-ebrei.

Ma era molto di pi? di un ufficio amministrativo.

L’edificio ha celle dove venivano torturati i prigionieri dai zelanti inquisitori, che evidentemente non videro l’ironia nel squartare le carni in nome della fede, o di insozzare il loro spirito per la salvezza dell’anima.

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Fondamentalmente Freund: L’emozionante rinascita dei Ben? Anousim in Sicilia

di Michael Freund

“Qualcosa di straordinario sta succedendo a Palermo, capitale della Sicilia.

Pi? di 500 anni fa dopo la forzata conversione al cattolicesimo di gran parte degli Ebrei siciliani, seguita dall’espulsione degli altri, una vivace rinascita ? gi? instradata, con un numero crescente di Ben? Anousim (ai quali gli storici si rivolgono con il termine dispregiativo di “Marranos”) che sta adesso cercando di riabbracciare il lascito dei propri antenati. Questo importante sviluppo ? commovente testimonianza della indistruttibilit? dello spirito ebraico, e ci invita a prenderne nota e a incoraggiare ulteriori azioni.

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La portata di questa rinascita ? stata percepibile questa settimana, quando un numero di?eventi mai organizzati finora si sono tenuti per commemorare la tragedia del 12 gennaio 1493, data della partenza forzata di tutti gli Ebrei dall’Isola.

Pi? di 1000 cittadini palermitani di tutti gli ambienti, incluse le autorit? e i rappresentanti della Chiesa, professori, giornalisti e anche gruppi di liceali, hanno partecipato in svariate attivit? volte a rimarcare come questo capitolo buio del passato della Sicilia non sia stato dimenticato.

La giornata ha incluso la proiezione del film “La passione di Giosu? l’Ebreo”, che esplora le persecuzioni sofferte dagli Ebrei siciliani negli anni, sfociate nell’espulsione, cos? come una discussione con il regista Pasquale Scimeca, discendente di Ben? Anousim.

I partecipanti successivamente si sono riuniti all’Archivio Storico Municipale di Palermo per un toccante incontro, dove strazianti testimonianze rinvenute negli archivi dell’Inquisizione sono state lette, facendo sentire a tutti il senso di crudelt? perpetrata diversi secoli fa.

Come la storia di Samuele Sala, un Ebreo siciliano battezzato con la forza, mentre sua moglie incinta non lo fece. Quando arriv? la data di espulsione, a Sala venne proibito di lasciare l’Isola, era considerato cattolico, ma la moglie venne obbligata. Conseguentemente, le autorit? con tutta la loro brutalit? inviarono un soldato per scortare sua moglie all’estero, affinch? non appena nato, il bambino potesse essere sequestrato e riportato in Sicilia per essere cresciuto dalla Chiesa.

Gli eventi di questa settimana a Palermo sono stati coordinati da Rav Pinhas Punturello, emissario di Shavei Israel, organizzazione che presiedo, in cooperazione con l’Istituto Siciliano di Studi Ebraici. Come pi? vecchia e pi? grande organizzazione nel mondo che lavora con i Ben? Anousim, Shavei Israel ? attiva in Italia gi? da diversi anni, dove lavoriamo con l’UCEI, l’Unione Italiana delle Comunit? Ebraiche.

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