di Brian Blum
Quando la terra ha cominciato a tremare alle 4:35 del mattino, il 4 gennaio, nello stato nord-orientale indiano del Manipur, alcuni dei 700 Bnei Menashe in attesa di fare aliyah lo hanno percepito?come un segno – un segnale che la data in cui dovrebbero volare in Israele per iniziare la loro nuova vita in Terra Santa, potrebbe non essere cos? vicina.
Nel frattempo, tuttavia, la comunit? Bnei Menashe si sta riprendendo da un forte terremoto di scala 6.8 che ha distrutto molte delle regioni dove vivono i Bnei Menashe?? Manipur, Assam e Nagaland. E’ stato il pi? distruttivo terremoto degli ultimi 65 anni.
Il coordinatore di?Shavei Israel per i?Bnei Menashe Tzvi Khaute ? originario del?Manipur. Adesso vive a Gerusalemme, ma la mattina del terremoto era in India, aiutando a preparare il nuovo gruppo di immigrati che Shavei Israel vorrebbe portare in Israele nei prossimi 18 mesi.
“Il terremoto ha colpito violentemente e gli edifici hanno tremato”, dice Khaute. Nove persone sono morte, ma “grazie a Dio nessuno tra i Bnei Menashe ? rimasto ferito”. Per? molte delle case case sono andate distrutte, come quella della famiglia Touthang. E’ un miracolo che nessuno sia rimasto ferito.
Il The Times of India riporta che?518 case private e edifici governativi sono andati distrutti. Tra questi l’aeroporto di Imphal, da dove i?Bnei Menashe iniziano il loro lungo ritorno a casa in Israele. Ecco una foto sopra a destra.