IL PROGETTO D’ IDENTITÀ EBRAICA

“The Jewish Identity Project: New American Photography” di Susan Chevlowe (2005) è un bellissimo libro fotografico da tavolino. Con dieci progetti fotografici e video di artisti emergenti e a metà carriera, tutti commissionati da The Jewish Museum, il libro presenta una serie di discussioni provocatorie sulla natura dell’identità ebraica nell’America del 21° secolo. L’autrice Susan Chevlowe discute di come gli artisti esplorano le singole comunità per dissipare gli stereotipi della vita ebraica contemporanea e il collaboratore Ilan Stavans analizza la diversità degli ebrei americani nel secolo scorso. Nelle interviste illuminanti con gli artisti, la collaboratrice Joanna Lindenbaum fornisce approfondimenti sulle loro idee e metodi. 

Jaime Permuth ha scritto “The Conversion of Carmen” (2003), una sezione su Carmen Maria (Esther) Rodriguez che è un’amica di Shavei Israel. Originaria di Cuba e ora residente negli Stati Uniti, ha recentemente condiviso con noi la sua storia di conversione. 

La storia di Carmen è raccontata attraverso le foto nel libro. Mentre il libro è fuori stampa, Carmen ha generosamente dato a Shavei alcune copie da tenere in ufficio per far divertire le persone. 

Alcune citazioni di Carmen nel libro ci colpiscono in modo particolare: “Un uomo recentemente mi ha detto che probabilmente ero al Sinai. Significa che allora anch’io ero un’anima ebrea. E, “ciò che i miei antenati fecero fu sopravvivere spiritualmente, uscendo dalla Spagna per non recidere il loro legame eterno con la Magnificenza affidata agli ebrei nel Sinai”.

Carmen ha dedicato una vetrata in una sinagoga ai sopravvissuti dell’Olocausto che ha incontrato. Su di esso si legge: “A Irene e Martin Staub, sopravvissuti all’Olocausto, da una figlia di ebrei fuggiti dall’Inquisizione, tutto per la nostra amata Torah”.

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