? E amerai il prossimo tuo come te stesso? Levitico, 19,17.
Non esiste precetto pi? difficile e pi? profondo di questo. Per Rabbi Akiva questo precetto d? senso all?intera Tor?, ne ? l?espressione massima e pi? completa. Ramban, il Nachmanide, ( Spagna-Israele 1194-1269) spiega che amare il prossimo come noi stessi ? di fatto un comandamento innaturale, perch? naturalmente una persona ? portata ad amare se stesso pi? di quanto ami gli altri. Allora perch? la Tor? ci comanda qualcosa di impossibile? Perch? ci pone di fronte ad un impegno che ? innaturale? Ramban a questo punto apre un nuovo senso di riflessione e di interpretazione del precetto ed insegna: ? L?essenza di questa mitzv? della Tor? sta nel rimuovere dal proprio cuore la gelosia?una persona dovrebbe essere felice quando il suo prossimo ? benedetto da elementi positivi come se egli stesso fosse stato benedetto allo stesso modo?un esempio di questo amore incondizionato lo troviamo nell?amicizia tra Yonatan e David per i quali il versetto ( Samuele I, 20, 17) afferma: ? Egli lo amava come amava se stesso?. E come possiamo verificare tutto questo? Perch? Yonatan era assolutamente cosciente del fatto che David avrebbe regnato su Israele al suo posto, ma nessuna gelosia trov? mai posto nel suo cuore.?
E? normale che una persona normale voglia per se stesso pi? di quanto non desideri per gli altri. Potremmo pensare che il comandamento voglia da noi una totale abnegazione ed una rinuncia a tutto ci? che abbiamo in nome degli altri, ma questo sarebbe troppo e la Tor? non ci chiederebbe mai qualcosa di impossibile. La Tor? vuole invitarci, come insegna il Ramban, a sconfiggere l?invidia e la gelosia, a combattere con ogni mezzo l?idea che il nostro benessere e la nostra crescita materiale e spirituale debba esistere a scapito degli altri. In sostanza, amare il prossimo come se stesso significa, secondo il Rambam sapere lavorare su noi stessi senza invidiare o guardare o provare gelosia nei confronti degli altri.
Amare la prossimit?: ? comprendere e appropriarsi della propria unicit?,ricca di potenzialit? poliedrica, e, liberandosi da ogni tipo di ritrosie, nella libera scelta di instaurare con essa una relazione positiva e proficua