Di Brian Blum

Nel 2012, Daniel Limor venne invitato ad un?udienza dal re di un villaggio africano ? membro della trib? Igbo, il secondo gruppo etnico pi? grande della Nigeria. Gli Igbo sono una delle possibili ?trib? perdute? pi? affascinanti che si conoscano ? molti di loro sostengono di discendere dalla trib? israelita di Gad, che venne esiliata dagli Assiri pi? di 2700 anni fa.
Limor ha incontrato le comunit? Igbo in Africa per molti anni, dopo averne sentito parlare nei decenni di lavoro con gli ebrei Etiopi, prima come ufficiale dell?Esercito di Difesa Israeliano, e successivamente nel Ministero israeliano della Difesa.
Il nome, il cui nome ? Eze Chukwuemeka Eri Ezeora il 34esimo, ?ha sentito di questo ragazzo bianco che frequentava la comunit? ebraica in Nigeria e ha voluto incontrarmi?, ricorda Limor. Il re non si ? descritto come ebreo, ma durante l?incontro Limor ha notato che il re portava un abito con una stella di Davide sopra.
?Gli ho chiesto se l?avesse indossata per me?, dice Limor. ?No?, ha risposto il re. ?Sono cristiano, ma so che originariamente sono ebreo. Tutti gli Igbo lo sanno!?
Mentre la maggior parte degli Igbo in Nigeria si identifica come cristiana, circa 2000-3500 persone hanno abbracciato la loro storia tribale e praticano oggi una moderna forma di ebraismo, completo di sinagoghe (26 in tutto il paese), rotoli di Torah, kasherut, l?uso dei Tefillin (filatteri) e di tallit (scialle per la preghiera), e circoncisione. La tradizione locale vuole che gli Igbo chiamino se stessi Benei-Yisrael, figli di Israele.

Shavei Israel ha quindi deciso di inviare il suo primo emissario ufficiale, per portare gli insegnamenti agli Igbo, ma anche per imparare. Gadi Bentley, 22 anni, che ha appena finito il suo servizio militare nell?IDF, parte la settimana prossima per un periodo di due mesi. Ci aggiorner? su quello che succede in questo lontano pezzo di hinterland del continente africano.
La conoscenza e l?interesse per gli Igbo, da parte del mondo occidentale, risale a 500 anni fa quando i missionari portoghesi salparono verso l?Africa Occidentale. Scrissero dei rapporti su una trib? africana che osservava lo Shabbat ebraico e le leggi della kasherut. La pi? significante usanza, tuttavia, era la circoncisione. Vista la forte influenza musulmana, la circoncisione era in uso in Africa. Ma gli Igbo la praticavano l?ottavo giorno dalla nascita, proprio come prevedono le leggi ebraiche.
Gli Igbo, concludevano i missionari, praticavano un ebraismo di base, rispettando i 613 comandamenti della Torah visto che, secondo la tradizione, gli antenati degli Igbo avevano lasciato la Terra d?Israele molto prima della codificazione del Talmud, cos? che le loro pratiche ebraiche erano pi? di natura biblica che rabbinica. (Alcuni storici sostengono che gli Igbo siano emigrati dalla Siria, Portogallo e Libia nell?Africa occidentale nel 740 p.e.v. circa e discendano da varie trib? israelite ? Gad, Asher, Naftali. Pi? tardi vennero raggiunti da altri immigrati del Portogallo e della Libia, nel 1484 e 1667).
I missionari con successo convertirono gran parte degli Igbo, e il mondo si dimentic? delle connessioni ebraiche della Nigeria. Ma negli ultimi decenni, gli Igbo ? come altre trib? ?perdute? del mondo ? hanno cominciato a riconnettersi con la loro storia. Rabbini e capi ebraici hanno cominciato ad incontrarli, portando pi? sapere.
E ovviamente adesso abbiamo internet. ?Gran parte del sapere degli Igbo, per quanto riguarda l?osservazione delle mitzvot, viene da Internet?, dice Limor. ?Di sabato li puoi sentire cantare melodie hasidiche, l?, nel bel mezzo dell?Africa!?
Gli Igbo hanno innanzitutto ?una fame di sapere?, dice Limor. Sono in gran parte colti e laureati, aggiunge. L?aliyah non ? tra le loro priorit? per ora. Per loro ? pi? importante studiare e seguire le leggi rabbiniche che non hanno mai avuto. Per esempio, hanno cominciato a celebrare le feste post bibliche, come Hanukkah e Purim.
Gran parte degli ebrei Igbo vive nello stato di Anambra, la regione ancestrale degli Igbo. Un gruppo minore vive ad Abuja, capitale della Nigeria, dove hanno 3 sinagoghe.
Nel dicembre 2014, Limor ha organizzato una spedizione investigativa in Nigeria, assieme a Rav Eliahu Birnbaum e al presidente di Shavei Israel Michael Freund.
Riguardo alla scelta di un emissario, Bentley in questo caso, dicono: ?Volevamo qualcuno che fosse religioso, bravo nell?insegnamento, ma anche non spaventato da situazioni differenti?, aggiunge Limor.
Bentley ha servito come paracadutista nell?IDF e si ? diplomato in un Hesder Yeshiva (la combinazione di uno studio da yeshiva con il servizio militare). Parla anche inglese fluentemente ? lingua parlata da molti della comunit? Igbo.
Bentley passer? due mesi in Africa visitando le pi? grandi delle 26 comunit? ebraiche Igbo. Porter? loro molti materiali ? inclusi libri di preghiere e machzorim per le Feste Sante (in cima ai temi delle sue lezioni). Delle 26 comunit?, gi? 5-6 hanno dei Sifrei Torah (rotoli di Torah) da leggere durante i servizi in sinagoga. Bentley insegner? anche ebraico. Saranno anche importanti le informazioni che inserir? per noi nei suoi rapporti.
Bentley era anche preoccupato su quello che potr? mangiare in Africa, e Rav Birnbaum lo ha assicurato, dicendo che gli Igbo sono vegetariani, proprio perch? ancora non sono stati educati ad essere shochet (macellai rituali).
Riguardo alla sicurezza e al problema del gruppo terrorista Boko Haram, dice Limor: ?La Nigeria ? un paese enorme. Boko Haram ? lontano nella parte nordorientale. Gli ebrei Igbo sono nel sud. Inoltre, non vi ? incitamento contro gli ebrei Igbo. Vivono assieme a cristiani della stessa trib?. Gran parte di loro sono Avventisti del 7 Giorno, che significa che il Sabato ? Shabbat anche per loro. E? probabile che per un ebreo sia pi? sicuro l? che a Londra o Parigi.?
Limor ha una visione di quello che vorrebbe vedere succedesse agli ebrei nigeriani. ?Il mio sogno ? di aprire una scuola a Gerusalemme, che ogni anno ospiti circa 30-40 ebrei Igbo appena diplomati in Nigeria. Verrebbero a studiare ebraismo in Israele per un anno. Si potrebbero convertire ufficialmente se possibile. E poi ritornerebbero in Africa per insegnare alla prossima generazione.?
Portare i contenuti ebraici agli Igbo ? un progetto ambizioso e molto grande. Quando Limor, Rav Birnbaum e Freund erano all?aeroporto di Abuja, un ufficiale della polizia li ha fermati. ?Aveva una faccia come per dire ? ora vi mangio vivi?, ricorda Limor. Tutti e tre gli israeliani portavano le kippot; Rav Birnbaum aveva una lunga barba. Il poliziotto ha chiesto a Michael Freund ?sei un ebreo?? al che Michael ha risposto con calma: ?si? e ha aggiunto ?anche tu sei ebreo?? Al che il poliziotto si ? illuminato ?S?, lo sono!?
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi in Nigeria, grazie ai rapporti di Bentley, qui sulla pagina di Shavei Israel!