In Calabria, lo scorso Shabbat, ho mangiato un gelato al basilico. Non chiedetemi ricette perch? non potrei n? saprei darne e non ? questo un blog di cucina ebraica. Ma allora perch? citare la presenza del gelato al basilico durante lo Shabbaton calabrese? Perch? forse quell gelato pu? diventare uno strumento interpretative delle nascenti realt? del Sud.
Di fatto un gelato al basilico farebbe pensare a qualcosa di dolce, ad una sorta di fusion tra una crema classica da gelato ed un’aroma al basilico. Sappiate che il gelato al basilico non ? dolce, non chiude la fine del pasto e quindi non ? ci? che ci aspettiamo sia. Un p? come il Sud Italia, storicamente considerato senza presenza ebraica a seguito delle Espulsione Spagnole ed invece in questa generazione ci reserva non poche soprese.
Un gelato al basilico va mangiato con una mozzarella o dei pomodori, come una sorta di gazpacho freddo che condisce ed accompagna piatti estivi. Si tratta di fatto di un esperimento culinario che azzarda l’idea della temperatura ma non quella della composizione dei piatti o dell’abbinamento dei sapori.
Ed anche questo ricorda i piccolo nuclei ebraici del Sud che azzardano l’osservanza delle mitzvoth, Shabbat, kasherut ed altro, nei piccolo numeri e nella lontananza dalle Comunit? ma non stravolgono lo Shabbat o la sua sacralit? trasformandolo in qualcosa di esotico e na?f e non mischiano sapori identitari con altri elementi non ebraici o ebraicamente discutibili.
Il gelato al basilico ? fatto con il basilico. Un prodotto locale, mediterraneo, comune, quasi ovvio. Ovvio come un commento di Rashi, il grande maestro medioevale, che ha insegnato il senso profondo di ci? che abbiamo sempre sotto gli occhi, i versetti del pshat, del senso comune, della lettura pura e semplice della Tor?. Un basilico che ? presente in tutto il Sud Italia, come la antica presenza ebraica, ma che solo la coscienza identitaria e la volont? di ritorno e di teshuv? (seria) possono trasformare da retaggio in quotidiano. Per questo motive ormai non ha pi? senso continuare a ripetere che il 40% per cento dei Siciliani ha radici ebraiche e lo stesso vale per la Calabria, la Puglia, la Campania. Sarebbe come dire che nel Sud Italia c’? il basilico. Certo che c’? ma portarlo nel 5773 in maniera sana e consapevole significa trasformarlo in gelato salato da mangiare con i pomodori.
A volte l’ovvio ? straordinario, come un gelato al basilico mangiato con i pomodori coltivati a Palmi o Vibo Valentia, come uno Shabbat in Calabria, come un commento di Rashi che vide la sua prima stampa in italia il 18 febbraio del 1475 a Reggio Calabria. Il futuro ha sempre radici antiche.